Rai Uno, dove vai? E chi ti guida?

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Andrea Fabiano

Oggi son cominciati ufficialmente i programmi della stagione invernale e, se rimandiamo a domani le considerazioni sugli ascolti, oggi ci soffermiamo sulla guida di questa rete che si riflette ovviamente anche sui programmi che vediamo in onda.

In Rai e soprattutto su Rai Uno non c’è più un progetto: le conduttrici diventano spesso, troppo spesso, autrici se non addirittura capi progetto dei programmi che conducono e tutto questo semplicemente si vede. Non c’è più un manico, una figura di riferimento che intervenga e supervisioni il prodotto. Che eviti derive populiste o vere e proprie incursioni nel trash. E questo perché la dirigenza è troppo impegnata a salvarsi le terga. Da quando si è insediato il direttore Fabiano non ha ancora definito l’organigramma interno della rete. Si è creata così la paradossale situazione di chi si trova a dirigere una serie di programmi con la possibilità di essere rimosso da un momento all’altro. E al dirigente Rai interessa soprattutto questo: sapere dove andrà. Occupa la stragrande maggioranza del suo tempo tra incontri che potrebbero essere utili e ascolto delle voci nei corridoi. E sono mesi che quel dirigente viene dato per certo a Unomattina, poi a “Vita in diretta“, poi alle Linee, per poi essere fatto fuori, ostracizzato, mandato in esilio alla radio, anzi no, promosso a direttore di qualche canale tematico, fermi tutti, andrà di sicuro a “Domenica In“. O forse no.

É da mesi che questo gioco va avanti e nel frattempo nel vuoto di potere si realizzano programmi fotocopia di un originale brutto in partenza. La mattinata di Rai Uno ha mostrato proprio questo come aspetto più lampante: la mancanza di un “responsabile” o forse uno c’è, non ha mancato di farsi fotografare con la bella Eleonora Daniele poco prima dell’inizio di “Storie vere“. Ed è proprio lui “Fabiano il giovane”, con il suo astensionismo decisionale, a ricevere lo scettro della televisione scialba che abbiamo visto stamane.

In attesa che qualcuno gli dica cosa fare questo inverno non gli resta che fare da testimonial su Twitter ai programmi in partenza.

BOB