Al via i giochi della politica sul Cda Rai. L’ufficio di presidenze di Roberto Fico ha calendarizzato per il prossimo 11 luglio, alle ore 16.30, la votazione per la nomina dei due consiglieri di Viale Mazzini che saranno eletti dalla Camera.
Con l’uItima riforma due dei sette consiglieri del Cda Rai sono eletti dalla Camera e due dal Senato della Repubblica; due vengono designati dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Economia, mentre uno è nominato dall’assemblea dei dipendenti Rai. Per concorrere all’ambita poltrona sono stati presentati centinaia di curriculum anche di personaggi noti dell’estabilihment e della comunicazione che dubitiamo vengano valutati per le scelte finali che avverranno tutte su criteri rigorosamente politici e spartitori, come avviene da quando mamma Rai è nata.
Con il cambio di maggioranza e di governo la parte del leone la faranno i 5stelle e la Lega di Salvini con un inevitabile contentino a Berlusconi pur sempre patron di Mediaset colosso e competitor Rai da cui non si può prescindere tanto che per la presidenza della commissione parlamentare Rai coccola il nome di un novellino come Maurizio Gasparri estensore per conto di Silvio della famosa riforma dell’emittenza del lontano 3 maggio 2004.
Per quanto riguarda i membri del cda in quota grillina si da per scontata la ri-conferma di Carlo Freccero dalle innegabili competenze in materia e si fa il nome dell’on. Vincenzo braccio destro di Di Maio che ha curato a lungo i rapporti istituzionali del capo politico grillino ma non è riuscito a diventare ministro del governo Conte.
Nol filtrano per ora nomi per la presidenza e per la direzione generale, nomi che spetta al Governo indicare ma che sicuramente saranno la rappresentazione del mutato clima politico.
Cè invece che si prepara a fare le valige non certo da Mamma Rai ma dalla direzione generale. Parliamo dell’attuale dg i Mario Orfeo, il quale presentando i palinsesti da settembre a dicembre e oltre, ha parlato di un anno eccezionale per gli ascolti confermando l’emittente pubblica leader assoluta. Felice di rimanere in Rai qualunque incarico gli venga affidato…e ci mancherebbe.
Anche se il record di ascolti non è coinciso con l’aumento della pubblicità come ha detto Antonio Marano Amministratore Delegato di Rai Pubblicità proprio in occasione della presentazione di quegli stessi palinsesti autunnali. Infatti nel primo trimestre la Rai ha subito un calo di introiti pubblicitari del -3%, tuttavia Marano si dice certo che verrà recuperato in questo secondo trimestre. E annuncia le nuove strategie e la nuova organizzazione focalizzate ad una maggiore integrazione dei brand con i contenuti Rai per rafforzarne l’identità e migliorarne la reputazione.
Lucignolo