Rai Uno, il direttore Fabiano si è svegliato (ma non troppo)

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Rai Uno, il direttore Andrea Fabiano loda la fiction
Rai Uno, il direttore Andrea Fabiano loda la fiction

Nel fantastico mondo di Fabiano deve essere successo qualcosa, si deve essere aperta una finestra che ha fatto entrare il freddo vento della realtà a risvegliare il giovane direttore dal torpore nel quale è precipitato da quando è cominciata la stagione televisiva. Sono bastati i risultati positivi delle prime serate di Giletti e il buon risultato della serata Bolle per non mostrare che la rete nella sua totalità arranca in più di un punto, anche in quelli che non avevano mai mostrato segni di sofferenza. Si è chiuso in un isolamento dorato il giovane Andrea, pare che non risponda alle mail che gli mandano i suoi collaboratori, mail che probabilmente lo avvertivano delle criticità che sta vivendo la rete ammiraglia. Il silenzio si rompe con un’intervista a Francesco Canino su Panorama.it nella quale il direttore ammette le difficoltà e prova a sfuggire alle sue responsabilità con un triplo salto mortale degno di un olimpionico di tuffi.

Fabiano infatti parte dalla fascia che da anni soffre, quella delle 14. Ne abbiamo parlato tante, tantissime volte, sempre stupendoci di come Rai Uno si arrendesse allo strapotere di Canale 5 con l’orda delle soap e dei programmi della De Filippi.

Adesso se ne accorge anche Fabiano ma la strategia è palese: parte da una situazione che non ha creato lui e prova, anzi, a giocare, la carta interventista. Peccato che la sprechi così: “E’ una fascia complicata per Rai Uno. Stiamo lavorando a tante ipotesi, con delle correzioni in corsa. Diciamo che potrebbero esserci delle novità a livello di conduzione sulla prima parte del pomeriggio o anche un nuovo programma. Non c’è nulla di deciso”

Parafrasando: non è colpa mia, è dai tempi di GiankaLeone che quella fascia non funziona e nessuno ha mai fatto nulla, me compreso, che però ho il coraggio di dirlo ma non ho la benché minima idea di cosa fare, forse richiamo la Ciampoli che piace a tutti o forse metto proprio un altro programma ma se poi va peggio?

Prendiamo un altro pezzo dell’intervista: Alcune cose non stanno funzionando come ci aspettavamoSiamo già al lavoro su tutti i programmi che stanno mostrando segnali di criticità per intervenire e procedere con correzioni strutturali. Correzione strutturale è davvero incantevole come concetto. Sembra una cosuccia da niente, cosa vuoi che sia una correzione…peccato che sia accostata a strutturale e che quindi alluda all’impalcatura stessa dei programmi se non addirittura all’offerta stessa di Rai Uno.

Qualcuno spieghi al giovane Fabiano che le correzioni non possono essere strutturali perché se vedi una crepa profonda in una trave portante di un palazzo non è che se la copri con lo stucco hai consolidato la trave. Perché diciamo questo? Perché un altro dei buchi neri della nuova gestione è il mattino. Uno Mattina a stento  rifà gli ascolti dello scorso anno, Eleonora Daniele non brilla più in maniera costante ma sembra soffrire di una pericolosa intermittenza e Tempo e Denaro è un programma dal quale il pubblico scappa letteralmente perdendo più di due punti e mezzo in media rispetto allo scorso anno quando, nello stesso periodo, Leone meditava di chiuderlo perché reputava il 13 e mezzo per cento un risultato non in linea con i suoi obiettivi. Bene, cosa dichiara Fabiano rispetto a questo scenario apocalittico? “Per il mattino stiamo lavorando con azioni sulle scalette e sull’impaginazione: i segnali sono di un lento ritorno a quella che consideriamo la normalità”.

Scalette e I M P A G I N A Z I O N E? E’ questo il problema? L’impaginazione? Cosa sarà mai? La grafica? La sigla in stile “24” con il mitico countdown è durata il tempo di un alba ma la sua rimozione non ha smosso di una virgola i deludenti risultati ma Fabiano pensa all’impaginazione e non guarda negli occhi il problema. Non ci riesce o non vuole? Ritorno alla normalità? Ma se in un mese sono stati molti più i giorni che hanno totalizzato 9 e 10% a quale normalità aspira il direttore? La Prova del cuoco è in affanno?  Ma se guardiamo al risultato deludente di chi la precede il programma è in ottima salute: ricordiamo bene i nervosismi di Antonella negli ultimi due anni quando accusava la Isoardi di un traino scadente

Il vero dramma però ha un nome e si chiama AFFARI TUOI che da programma preferito dagli italiani riesce a racimolare uno scarso 15%. Non avrebbe mai pensato Fabiano di doversi preoccupare dell’access time e invece il problema serio è proprio lì perché in quella fascia gli sponsor pagano fior di quattrini per dei risultati promessi sui numeri dello scorso anno, numeri che non ci sono più. Il capolavoro però si raggiunge con Paola Perego e il suo Parliamone…Sabato: “L’obiettivo era complicato perché da anni la seconda parte del sabato pomeriggio era debole rispetto alla concorrenza.” E già qui verrebbe da chiedergli: “e per un sabato debole chiami proprio quella che hai rimosso dalla Domenica per ascolti bassi? Il Nobel dovrebbero darlo a lui, altro che a Bob Dylan: questa è vera letteratura: “Alla Perego abbiamo chiesto di cominciare a far tornare Rai Uno ad essere un’alternativa importante per il pubblico: sta funzionando, sono numeri interessanti e anche quello è un programma su cui lavoriamo puntata dopo puntata per ottimizzare la scaletta”. Per la cronaca mentre Mediaset veleggia tra il 18 e 20% la Perego totalizza il 10,6%  il giorno 8 ottobre (la settimana prima 10,98%) e per Fabiano questi sono numeri interessanti.

Che dire: Fabiano s’è svegliato ma forse non ha ancora preso il caffè.

Tv Bob