Rai, Michele Anzaldi alza la voce: «Poco servizio pubblico e molto trash»

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2023

Il segretario della commissione Vigilanza Rai Michele Anzaldi del Pd non è uno che sulla pubblica emittenza le manda a dire, anzi è uno battagliero con le p…. Ma oggi lui è talmente incazzato con la Rai perché non capisce «qual è la differenza tra il servizio pubblico radiotelevisivo e la tv commerciale» soprattutto quando si tratta di consegnare per altri dieci anni alla Rai l’incasso di quasi due miliardi di canone». Per tale motivo quando arriverà la nuova concessione in commissione non parteciperà alla votazione. Che è un po’ come dire: io non ci sto.  Un’astensione che va sommata alle annunciate dimissioni dalla commissione bicamerale di Miguel Gotor (che è già passato con l’abominevole scissionista Bersani) e Federico Fornaro. Il rischio è che tutto il lavoro svolto in questi mesi dal sottosegretario Antonello Giacomelli venga rispedito al governo senza il “timbro” del Parlamento.
IL TRASH – Quello che secondo Anzaldi manca è più un approfondimento su cose che sono vitali per il Paese e più avanti ce le indica pure. Infatti mentre lui baccaglia «la Rai continua ad inseguire il trash (che novità!) superando anche la tv commerciale. E nonostante tutta la commissione di Vigilanza invochi da tre anni un cambio di passo da parte dell’informazione del servizio pubblico, loro continuano a proseguire per la loro strada». Rebus sic stantibus non è che Anzaldi invochi le dimissioni del Dg Campo dell’Orto. Qui c’è di mezzo Renzi e non si scherza. Anzi lui scrive al capogruppo del Pd, Ettore Rosato, al capogruppo Pd in Vigilanza, Vinicio Peluffo e al sottosegretario alle Telecomunicazioni, Antonello Giacomelli minacciando di non firmare il nuovo contratto di sevizio Rai che varrà per 10 anni (anche se il grande economista Keynes  diceva: in a long short of time we can all be dead. Tradotto campa cavallo).
IL CASO TASSISTI – Ma perché l’Anzaldi se la prende tanto? Perché la Rai pur avendo in prima e seconda serata ben due trasmissioni di approfondimento: Cartabianca su Raitre e Porta a porta su Raiuno, non ha dato sufficiente rilievo al semi accordo che il ministro Delrio aveva trovato con i tassisti nonostante uno dei producer e registi di ‘Gazebo’ Raitre, fosse stato aggredito dai manifestanti (accadimento piuttosto frequente per chi fa questo mestiere quando si trova di fronte degli energumeni). Nessun collegamento dal ministero dei Trasporti «nessuna cronaca diretta, niente interviste ai sindacati dei tassisti o al Governo – tuona Anzaldi -. Le trasmissioni Rai sono andate avanti come se nulla fosse, con scalette precotte decise ore prima, a parlare del partito di D’Alema o dei soliti delitti di Avetrana o di Roma». Orrore! Ma come? Roma andava a fuoco anche grazie alla provvidenziale presenza dei fascisti di Forza Nuova e voi non comunicavate alle italiche plebi in ansia che Delrio aveva trovato la soluzione e che i tassinari continuavano a far cagnara? Vergogna! E voi giornalisti Rai perché non avete ribaltato il palinsesto. Ma chi c…è D’Alema e di Avetrana chissenefrega. Cambiate mestiere, cari giornalisti, e guardate che se non ottemperate ai desiderata della politica (che ci manca poco vi faccia il palinsesto) rischiate di brutto. Altro che Minculp e alla faccia della autonomia perché, voi strapagatissimi dal canone, non avete capito che val di più un tassinaro incazzato che 100 operai licenziati che non fanno notizia, nemmeno dovessero morir di fame.

Lucignolo