30 anni dalla morte di Primo Levi: l’imperdibile speciale su Sky

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A 30 anni dalla scomparsa di Primo Levi, martedì 11 aprile alle 22.05 Sky Arte HD (canale 120 e 400 di Sky) omaggerà uno dei nostri massimi autori, celebrato e tradotto in tutto il mondo, con un documentario intitolato Primo Levi e le sue storie. 30 anni dopo. Cinquanta minuti per raccontare Primo Levi, testimone del momento più tragico della storia del Novecento.

Trent’anni trascorsi da quando Primo Levi è mancato a Torino, la città dov’era nato. Trent’anni durante i quali si è affermato come il testimone di Auschwitz per eccellenza. Trent’anni durante i quali è stato riconosciuto come un narratore, un uomo di scienza, un pensatore di rango internazionale. Le sue opere complete sono oggi disponibili non solo in italiano ma, caso unico tra gli autori italiani di tutti i tempi, anche in inglese, mentre a decine si contano le lingue nelle quali i suoi libri sono stati tradotti. Se Primo Levi è divenuto un classico contemporaneo, letto e amato in tutto il mondo, lo si deve alle sue storie.

Il documentario, a cura di Arianna Marelli, per la regia di Thierry Bertini nasce dall’omonimo ciclo di letture curato da Giulia Cogoli per Intesa Sanpaolo. Un omaggio che Intesa Sanpaolo ha reso a Levi durante tre serate pubbliche nell’Auditorium del grattacielo dove ha sede a Torino, ed è intitolato alle storie, perché Levi fu una persona dalle molte avventure e dai molti talenti. In quell’occasione, i suoi scritti hanno preso vita nell’interpretazione di Gioele Dix, Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni a Torino, la sua città.

Attraverso le letture, interviste allo stesso Levi e l’uso di materiali d’archivio con interventi di Walter Cronkite, l’anchorman della CBS che fu corrispondente al processo di Norimberga,Yakov Vinnichenko, uno dei primi soldati dell’Armata Rossa ad entrare ad Auschwitz, eBenjamin Ferencz, uno dei procuratori americani a Norimberga, Primo Levi e le sue storie. 30 anni dopo ricostruisce il clima e il dramma della Shoa. Numerose le voci critiche e altre testimonianze d’eccezione, come quella dello scrittore Jonathan Safran Foer e dell’attoreJohn Turturro, per ricoprire non solo il Primo Levi di Se questo è un uomo e della Tregua, ma anche lo scrittore-chimico, chiaro e analitico, del Sistema Periodico e La chiave a stella. E poi quello apparentemente più leggero e divertente di racconti umoristici, surreali, fantascientifici.

Un tentativo di indagare la personalità complessa di un grande uomo scontratosi con il buco nero di Auschwitz. Ad arricchire la narrazione, le composizioni con la sabbia dell’artista israeliana Ilana Yahav che con grande sensibilità  ha ricreato  alcuni passaggi delle vita di Primo Levi.