Smaltita la sconfitta contro l’Inghilterra nel Sei Nazioni, l’Italia del rugby torna in campo sabato allo Stadio Olimpico per affrontare la Scozia. Una sfida che negli ultimi anni ha “assegnato” il fatidico “cucchiaio di legno”. Dopo la vittoria dello scorso anno dell’Italia a Murreyfield la gara di sabato diventa ancora più importante, con gli Highlanders che verranno a Roma con l’obiettivo di vendicare questa sconfitta. Una delle novità della sfida è il rientro nel gruppo di Leonardo Ghiraldini.
RUGBY NEL CUORE
Recuperato l’infortunio subito al Mondiale nella sfida contro il Canada, il tallonatore in forza al Leicester sarà certamente utile in un match che si prevede molto combattuto.
«Certamente sono felice di essere tornato nel gruppo – racconta Leonardo – ma per prima cosa volevo guarire definitivamente dal mio infortunio. È stato un periodo difficile, sopratutto perche tornando a giocare con il club ho subito lo stesso infortunio, quindi la voglia di ritornare era grande».
Una squadra fortemente rinnovata quella che si presenta a questo Sei Nazioni, con molti esordienti, giocatori che in campo hanno comunque dimostrato di avere le carte in regola per trovare un posto nel XV iniziale.
«A primo impatto mi ha fatto strano – continua Ghiraldini -, ma è un segnale positivo, sopratutto per le prestazioni messe in campo dai nuovi arrivati. Molti degli esordienti sono usciti dal campo a testa alta e questo è un segnale importante. Durante gli allenamenti in settimana si dimostrano molto seri e questo è un segnale fondamentale».
IL SEI NAZIONI DEGLI AZZURRI
Dopo le due sconfitte contro Francia e Inghilterra, la partita di sabato viene vista da tutti come la gara “spartiacque” di questo Sei Nazioni 2016, una partita che in caso di vittoria può cambiare l’andamento del torneo.
«La Scozia a mio giudizio si può battere non pensando di entrare in campo con l’obbligo di vincere – termina Ghiraldini -. È importante giocare e fare le cose per bene, il risultato arriverà di conseguenza».
Paolo Pizzi