Brando Pacitto da Braccialetti Rossi ai grandi film con Muccino

Al Cinema con "Piuma", l'attore ci racconta le emozioni del set e le sue passioni: viaggiare, recitare e cavalcare le onde con il surf

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“Vale” di Braccialetti Rossi, il personaggio che l’ha reso noto al grande pubblico della tv, è un ragazzo che lotta contro la malattia, a volte scontroso e tormentato, ma con un grande senso dell’amicizia e una grande voglia di vivere. Ecco proprio questi ultimi due valori sono quelli che accomunano il personaggio all’attore che lo interpreta, Brando Pacitto. Venti anni compiuti a marzo e un’annata ricca di successi e soddisfazioni, una passione pura per il surf (praticato sin da piccoli a Fregene, sul litorale romano), i viaggi e naturalmente per la recitazione, il cinema e la musica.

«Il viaggio è la benzina dell’uomo – racconta -, ti rende vivo, hai la possibilità di scoprire cose nuove». Brando Pacitto è cresciuto a pane e tavola da surf: «Sono cresciuto praticamente in uno stabilimento a Fregene, e da piccolo volevo diventare un grande surfista, poi piano piano ho scoperto quest’altra passione per la recitazione, e ora riesco a farle convivere tutte e due».

Gli è capitato, infatti, anche sul set di unire le sue passioni. Proprio nelle puntate di “Braccialetti Rossi 3”, Vale nonostante l’amputazione di una gamba prova a risalire sulla tavola, spinto da Denise a non abbandonare la sua passione. Ma che altro succederà in questa nuova serie? «Non posso dire molto, c’è una storia con Bella, vedrete come si svilupperà questa situazione, dove lei comunque ha un po’ paura, ma capirà anche l’importanza che hanno gli amici dell’ospedale. Vale dopo la malattia è tornato a casa, ha superato la paura dei giudizi degli altri adolescenti, e saprà trovare amori e amicizie nuove. Insomma risvolti positivi, che è poi quello che ha ottenuto la serie nel corso di questi anni».

Protagonista nel film di Muccino “L’estate addosso” e al cinema con “Piuma” di Johnson, Brando Pacitto si trova ad affrontare spesso tematiche importanti. Che esperienze sono state? «Il film di Muccino è stato girato quasi tutto in America, in particolare a San Francisco, ogni film è un’esperienza diversa, ma questa è stata davvero una grande soddisfazione, ho lavorato con un grande regista, tra l’altro autore di tanti capolavori con cui sono cresciuto. In “Piuma” sono Er Patema, un tipo ansioso, amico della giovane coppia che aspetta un bambino. Sì, sono tematiche forti (la malattia in Braccialetti, il viaggio e l’incidente, la gravidanza e l’omosessualità, ndr) ma credo che ci sia una voglia nel non vedere le solite cose anche da parte dei giovanissimi della mia generazione, di ricevere un impulso forte, di porsi domande e avere risposte. Io credo che ci sia un riscontro sociale, un risveglio e un interesse per tematiche così importanti. E l’ho visto anche con Braccialetti Rossi, quando andando negli ospedali i ragazzi non sono più visti come malati da evitare, ma persone che hanno bisogno di aiuto e di amici che gli stanno vicino».

BRANDO PACITTO

Che aria si respira sui set di Braccialetti Rossi, ma anche in altre fiction tv che hai girato con grandi attori come Alessandro Gassman, Kaspar Capparoni, Isabella Ferrari, Pierfrancesco Favino e Claudio Amendola? «Il gruppo di Braccialetti è molto unito sia dentro che fuori dal set. Quando reciti con questi grandi attori, ed è davvero importante, e sei anche piccolo – come è capitato a me – assimili molto, ma sono anche contesti diversi. Da bambino c’è più inconsapevolezza, impari molto più in fretta. Per me sono state piccole esperienze ma fondamentali».

Ora Brando Pacitto si dedicherà allo studio. «Mi concentro sull’Università, sto studiando storia del cinema e del teatro, una formazione culturale» ammette, ma passerà anche parecchio tempo a guardare film in dvd «ne compro uno a settimana, sono un amante dei film da vedere in dvd, lo trovo intimo e romantico». In attesa magari di una nuova chiamata da uno dei suoi registi preferiti Terrence Malick, Paolo Sorrentino e Virzì, Brando Pacitto si gode il calore di casa e della sua città: «Sono molto legato a Roma e ai miei spazi, alla mia famiglia, è bello trovare qualcuno che ti aspetta a casa, mia sorella o i miei amici», o magari qualche fan sotto al portone. «Io faccio il cinema perché mi piace – prosegue -, non per il successo, e se un giorno tutto questo dovesse finire non sarà un problema, ma l’amore per la recitazione resterà sempre».

E con “Braccialetti Rossi 3” appuntamento domenica alle 20,35 dopo il Tg su Rai Uno: «Lo so che a quell’ora si sta a tavola a mangiare, ma fate uno strappo alla regola, accendete la tv e restate incollati a guardare la nuova puntata».