Troppi batteri nei laghi del Lazio, i dati di Legambiente

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I laghi del Lazio sono inquinati. Non per l’intero specchio d’acqua, magari non sulle spiagge attrezzate. Ma i livelli di Enterococchi intestinali ed Escherichia coli individuati nelle acque sono ben sopra i limiti. A partire dal lago di Bolsena. E’ quanto emerge dai dati resi noti da Legambiente ed elaborati al termine del monitoraggio effettuato dalla Goletta dei laghi, la barca dell’associazione ambientalista che ha prelevato campioni negli specchi d’acqua regionali tra il 16 e il 19 luglio. Gli esiti del controllo sono stati presentati oggi alla presenza del presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi. I dati di Legambiente parlano chiaro: su 22 prelievi in diversi laghi del Lazio 11 sono risultati fortemente inquinati ed uno inquinato. Altri 12 invece sono risultati entro i limiti. Il lago di Bolsena risulta fortemente inquinato in quattro punti: alla foce del torrente a Lungolago, vicino la spiaggia in fondo a via Cava, alla foce del fosso del Ponticello e al canale di Prati Renari. Alla spiaggia di viale Regina Maergherita i risultati sono risultati entro i limiti mentre le acque sono risultate inquinate alla foce del fosso Cannello. Non troppo differente la situazione del lago di Bracciano, risultato fortemente inquinato in tre punti su quattro: al fosso della Lobbra e alla foce del fosso Grotta Renara, nel Comune di Bracciano, e al canale in via della Rena nel Comune di Trevignano. Entro i limiti, invece, ad Anguillara presso l’emissario del fiume Arrone.

La situazione del lago di Vico e’ risultata entro i limiti, cosi’ come quella del lago di Canterno e quello di Albano. Peggiore la qualita’ dei laghi pontini, ovvero quelli di Fondi, Paola e Fogliano. Qui, su 6 monitoraggi, 4 sono risultati fortemente inquinati e due entro i limiti. Le cause dell’inquinamento sono da ricondurre principalmente alla presenza di scarichi abusivi e depuratori malfunzionanti. Gli inquinanti analizzati da Legambiente, infatti, sono Enterococchi intestinali ed Escherichia coli, batteri che si trovano principlamente nelle feci umane, in dosi superiori ai 1000 Ufc/100 ml per i primi e 2000 Ucf/100 ml per i secondi (sopra questa soglia si parla di acque fortemente inquinate). “Le analisi di Goletta Verde- spiega Scacchi- confermano nuovamente la presenza di troppi punti critici nei nostri laghi. Ai Comuni e agli enti interessati chiediamo di intervenire. Noi non diamo alcun giudizio sullo stato di salute complessivo, tantomeno patenti di balneabilita’, per i quali ci sono i controlli di Arpa Lazio, ma segnaliamo che nei laghi entrano troppi scarichi fognari non depurati. Abbiamo deciso di inviare due esposti in Procura per la situazione dei laghi pontini e di quello di Bolensa chiedendo di individuare le responsabilita’ degli scarichi”.

Scacchi si e’ poi soffermato a commentare la situazione degli specifici laghi. “Per Bolsena- ha spiegato- quello che fa impressione e’ la storicita’ dell’inquinamento. Qui ci sono dati incontrovertibili di scarichi inquinanti. Non diciamo che ovunque sia cosi’. Non tutte le sponde sono da rigenerare. Rispediamo al mittente le accuse di terrorismo che ci sono arrivate da parte dei sindaci. I primi cittadini, pero’, invece di accusarci dovrebbero riqualificare gli scarichi”. “A Bracciano- ha aggiunto- siamo molto contenti della sentenza del Tribunale delle acque. Rimaniamo a disposizone dei sindaci per tenere alta l’attenzione: Acea non deve piu’ tornare a fare captazioni. Ma la qualita’ delle acque va monitorata. I laghi pontini sono stati invece una sorpresa negativa. Siamo preoccupati per quelli di Fogliano e Fondi. E’ incredibile una cosi’ forte presenza di inquinanti per specchi d’acqua cosi’ pieni di fauna. Infine il lago di Vico: e’ vero che e’ entro i limiti ma questo non vuol dire che sta bene. Ha problemi di arsenico disciolto e soffre per la forte agricoltura intensiva presente nella zona”.