Rifiuti a Roma, l’ex assessore Paola Murano: “Situazione cronica da anni”

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Paola Muraro
Paola Muraro

Paola Muraro, ex assessore all’Ambiente della Giunta capitolina guidata da Virginia Raggi, che ha lasciato l’incarico fra mille polemiche, è intervenuta ieri sera a Matrix sul tema dell’allarme rifiuti a Roma e spiega: «L’emergenza rifiuti a Roma è cronica. E’ stata nascosta già nel 2015. Era conclamata: l’autorità giudiziaria sapeva, ma nessuno è intervenuto. Poi è arrivato il Movimento 5 Stelle al potere nella Capitale ed è rimasto col cerino in mano».

«Il problema è gestire le criticità che ci sono ogni giorno, ma anche programmare l’ordinario. Per farlo bisogna dialogare con un’azienda che è politicizzata e in più governare i romani. Non basta dire “romano zozzone”, prima bisogna dare un servizio ai cittadini. Poi c’è da considerare che durante le feste c’è un aumento di 500 tonnellate al giorno dovuto agli imballaggi dei regali».

E prosegue: «Ci sono stagionalità e dei picchi di accumulo che chi conosce il sistema sa e dovrebbe quindi sapere quando intervenire in modo preventivo. Farsi trovare con gli impianti pieni a Natale è una mancanza di conoscenza del sistema. La Regione ha fatto nel 2016 una delibera in cui individuava gli impianti disponibili per Roma Capitale e a questi, bisognerebbe fare riferimento».

E aggiunge: «Se poi non si vuole farlo per motivi ideologici… ed è proprio questo quello che avviene! Io sono un tecnico, non sposo nessuno, non tifo nessuno, penso a come risolvere il problema. Invece qui, per motivi ideologici, non si utilizzano alcuni impianti».

L’ex assessore Muraro ritorna infine sul problema ideologico e dice: «Il problema ideologico dell’attuale giunta sta nel fatto che gli impianti disponibili sono di un proprietario. Eppure questi impianti autorizzati hanno una tariffa regionale inferiore a quella che paghiamo per smaltirli in giro per l’Italia».

E conclude: «A Roma la raccolta differenziata arriva al 42%, una percentuale che non è aumentata da quando c’è la Raggi perché non è stato fatto un piano per aumentare la differenziata e diminuire l’indifferenziato».