Massimo Bernardini a Rai Radio2: «Politici in tv? Salvini è il più scafato di tutti»

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Massimo Bernardini è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall’1.30 alle 6.00 del mattino.

Il giornalista, conduttore di Tv Talk, ha parlato del suo programma: “Ormai questo animale, io lo chiamo così, sta per compiere vent’anni di vita. La prima idea arrivò a Paolo Tagi, autore televisivo, che vide una strana cosa americana, in cui un comico faceva battute sulla settimana televisiva. Partendo da lì, prima con Tagi, poi con il mio gruppo di lavoro, abbiamo costruito questo meccanismo, con i ragazzi in studio. Quindi il comico non c’entra più niente, è rimasta solo l’idea del riassunto della settimana. Ho una squadra formidabile, un grande gruppo di lavoro che insieme guarda la televisione, questo fa in modo che più o meno riusciamo a coprire gran parte della televisione. Ci concentriamo molto sulla generalista, ci ha molto aiutato negli ultimi anni la digitalizzazione, venti anni fa rivedere al mattino un programma che ti sei perso la sera era molto complicato”.

Sui politici in televisione: “Guardando un telegiornale pochi giorni fa, mi dicevo che non è vero che sono diventati più facili. Fanno sempre più frequentemente un interventino di venti secondi, una roba da recita scolastica, e sono convinti che una cosa del genere possa arrivare a un elettore. Quelli più bravi queste cose non le fanno. Ormai il più scafato di tutti è Salvini, che ha un mix clamoroso di social network, televisione generalista, televisione alta, talk show, talk show politici, questo è un politico che sa usare i media, anche se ora forse lo sta facendo un quasi ossessivamente. Però, rispetto all’esponente anche di rilievo che per venti secondi fa una recita davanti alla telecamera, c’è un abisso”.

Sulla polemica Freccero-Vespa: “Capisco benissimo che Freccero ha una enorme voglia di smarcarsi dalla squadra Rai e fare la sua battaglia senza impedimenti e senza lacci, perché continua a dire che tanto a novembre se ne andrà. Vespa è il Vespa di sempre, è un canone occidentale, un grandissimo professionista innanzitutto. Vespa di questi contrasti li ha visti una vita, ricordo semplicemente quello con Pippo Baudo, che poi si concluse anche in malo modo. Niente di nuovo sotto il sole. Poi non mi voglio addentrare troppo in certe dinamiche, lavoriamo tutti per la stessa azienda, il lavarsi i panni sporchi in pubblico non lo trovo molto edificante”.

Sulla televisione in generale: “Mi piace molto Formigli. Ha mantenuto una capacità di gestione da conduttore del ritmo del racconto televisivo, poi si concede dei reportage di altissima qualità. E così gli scappano degli scoop, la registrazione tra la Merkel e Conte al bar, per dirne uno, è un colpaccio tutto suo. Poi va molto spesso sul campo a fare il cronista, in situazioni molto complicate e delicate. Mi piace molto in questo momento la sua qualità di conduttore, dà ritmo al suo racconto televisivo. Non mi piace per niente invece l’insistenza dei media per i reality. Il caso Corona-Fogli? C’è tanta ipocrisia nella vicenda. L’allontanamento del capo degli autori mi lascia esterrefatto”.