Si chiude con l’addio del direttore artistico Marco Muller la nona edizione del Festival del film di Roma che quest’anno registra un calo di presenze e di qualità delle pellicole presentate. In sala Sinopoli, per la cerimonia di chiusura del Festival, sono saliti sul palco per la consegna dei premi, molti dei grandi nomi del mondo del cinema e dello spettacolo, tra cui i registi Ferzan Özpetek e Vincenzo Marra, la fondatrice della Taodue Camilla Nesbitt, gli attori Valerio Mastrandrea e Maria Grazia Cucinotta.
IL TRIONFO DI TRASH – Ma il protagonista di questa edizione del Festival è stato il pubblico che ha scelto i film vincitori nelle quattro sezioni principali. Nella sezione Cinema d’Oggi, l’ex concorso principale, il premio per il miglior film va a ‘Shier gongmin / 12 Citizens’ di Xu Ang. Nella sezione più prestigiosa, Gala, che ha ospitato pellicole di registi e vere e star come Kevin Costner o Ben Affleck, ha trionfato “Trash” di Stephen Daldry. Mondo Genere, la sezione dedicata alle anteprime mondiali, internazionali o europee di pellicole che trattano vari generi cinematografici, ha premiato “Haider” di Vishal Bhardwaj. Il pubblico ha assegnato dunque il premio più importante del festival di a “Trash” un film fiabesco, d’avventura, d’azione, d’impegno sociale e buoni sentimenti.
LA TRAMA DI TRASH – La storia di tre ragazzini di Rio de Janeiro che insieme ad altre centinaia di disperati, scavano fra i rifiuti di una discarica e trovano casualmente un portafoglio. La polizia, li rintraccia e si dice disponibile a offrire una lauta ricompensa per la sua restituzione, ma i tre capiscono di avere in mano qualcosa di molto importante e si rifiutano di consegnarlo. Il trio vuole scoprire il segreto del misterioso portafoglio che apparteneva al collaboratore di un importante politico, candidato a sindaco, cui aveva sottratto la documentazione delle sue malefatte e parte del danaro custodito per venir poi rintracciato e torturato da quello stesso poliziotto che darà la caccia ai tre bambini.
IL NOSTRO GIUDIZIO – La prima parte del film è una descrizione devastante delle favelas brasiliane che sono un pugno nello stomaco per il loro invivibile degrado. La seconda è l’emozionante avventura e le peripezie dei tre che si conclude con un messaggio di speranza e vigore contro le ingiustizie. Tecnicamente pregevole riesce combinare gli elementi descrittivi con l’avvincente conduzione di un film d’azione. Tutto nella cornice di una Rio sconosciuta e terribile ben lontana dalle oleografie turistiche. Scritto da Richard Curtise tratto dal romanzo omonimo di AndyMulligan, “Trash” arriverà nelle sale il 27 novembre e già lascia prevedere una accoglienza positiva del grande pubblico.
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