Al via la Rai del Presidente!

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Stranamente alcuni contratti relativi a due conduttrici in particolare pare su Unomattina, sono bloccati da tempo e non vedono giorno, forse in attesa di decisioni della magistratura sulla vicenda Vallettopoli. Voci di popolo riferiscono che neanche l’interesse di noti politici a loro vicini e addirittura di un consigliere del cda in quota al centrodestra, hanno potuto smuovere gli uffici aziendali che li tengono chiusi nel cassetto. L’aria è cambiata. Al temine dell’edizione 2012 di Miss Italia avevamo capito quale sarebbe stata la tendenza editoriale della nuova Rai in merito all’immagine della donna in Tv, e non è solo una questione di bigottismo. Il discorso viene da lontano. Del resto che qualcosa in Rai non andasse emerge dagli articoli che certa stampa dedica talvolta al totoconduttrici della tv pubblica. Stranamente con maggiore attenzione a Raiuno e Raidue. Come risolvere la “presunta” tratta dei volti delegati alla conduzione dei programmi televisivi? Una selezione interna. Questo pare sia l’escamotage che, stando alle voci, si prospetta per la stagione 2014. 

Qual è l’immagine che la tv di stato offre all’esterno quando si legge spesso sui giornali che una conduttrice piuttosto che un conduttore sia gradito, o sponsorizzato da “entità” esterne alla Rai? Già quest’estate abbiamo notato un cambio di tendenza. Su Raiuno la mattina c’è Benedetta Rinaldi. Abbiamo preso informazioni. La giovanissima conduttrice viene da esperienze a Radio Vaticana ed A Sua Immagine. Nel corso dell’anno non la vediamo, non sappiamo cosa faccia, ma d’estate ci fa comprendere la differenza tra lei e le altre (alcune). E’ informata su tutto, e a sentirla parlare capiamo che le cose che dice le interessano, non recita un copione. Ad oggi non abbiamo mai letto nulla sul suo conto, è fuori dalla logica degli “sponsor”. Comunque almeno non mette la Rai in cattiva luce, ove mai fosse sponsorizzata, non lo si sa.

Il pomeriggio a “L’Estate in Diretta” la brava giornalista del TG UNO Barbara Capponi fa bene il suo lavoro, è interna Rai assunta a tempo indeterminato e quindi costa certamente meno rispetto a qualsiasi conduttrice a contratto. A questo punto il tentativo della Presidente Anna Maria Tarantola pare sia il ricorso a conduttrici o conduttori interni, giornalisti o programmisti, che abbiano capacità e buona (non bella) presenza. La conduzione a cachet sarà utilizzabile solo in programmi con particolari esigenze di spettacolo e specificità di chiara fama, come ad esempio per gli show serali dove le conduttrici ritorneranno ad essere show girl, quindi a cantare a ballare a recitare. La strada è lunga ma percorribile. In questo modo il personale preposto alla conduzione dovrà attenersi a scrupolose regole di etica professionale. In caso contrario le sanzioni sarebbero salate! Fino al licenziamento.

Carlo Brigante