Rai, tutte le “colpe” di Antonio Marano

La più grande, forse, è quella di aver scelto e imposto il suo “Angelo custode”, ovvero Angelo Teodoli come direttore di Raidue

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Antonio Marano, vicedirettore generale, ha un ruolo decisivo su tutto l’editoriale Rai: programmi, format, società, produzione ect., anche sull’Expo di Milano del 2015, dove c’è un certo Maroni presidente della regione Lombardia. Tra le tante colpe che gli si possono attribuire, la più grande è quella di aver scelto e imposto il suo “Angelo custode”, ovvero Angelo Teodoli come direttore di Raidue. Di trasformarlo da capostazione, nel senso che alla Direzione Palinsesto controllava gli arrivi e le partenze dei programmi, a capotreno, ovvero alla guida della macchina di una rete importante come Raidue. Imperdonabile leggerezza. Teodoli ha infilzato flop e telespettatori come non era mai capitato nella storia di Raidue. Visto che l’Angelo rimarrà ancora a “custodire” Raidue, gli potremmo dare un consiglio semplice da parte di chi come lui non ha fatto mai programmi televisivi? Un po’ di buon senso. Guardi la televisione, accenda Raidue, controlli i programmi della sua rete. Un paradosso? Una certezza, con tutte le riunioni passate a inventare nuovi flop, si è dimenticato di accendere la tv. Un esempio. Se Capitan Findus Teodoli avesse visto il suo gioiello “Detto fatto” in onda il pomeriggio su Raidue, 5% di share, si sarebbe reso conto, impossibile non accorgersene, di aver aperto a Milano non un programma ma un centro surgelati, scenografia da interno frigo, reparto pesce e frutta brinata, e di aver “stoccafisso” nel senso di aver reso un baccalà la brava conduttrice calda e mediterranea Caterina Balivo. Si può congelare il sole?\ Si è detto che era un nuovo esperimento, che piacerà ai giovani, ma a quali, visti gli ascolti?  Forse a quelli dell’età di Angelo Teodoli,  vi ricordate Mister Fantasy di Massarini? Anni 80? Lei è del 1956. Ma il buon Gubitosi non aveva parlato di un piano di svecchiamento? A quando la pensione? Così finalmente potrà vedersi la televisione con tutta calma. E magari imparare a farla. Non è mai troppo tardi.