Molte sentenze hanno confermato la natura pubblica della Rai. Quindi l’alibi che da anni è stato usato per evitare la trasparenza su ciò che accade dietro le tende spesse di viale Mazzini, oggi non è più praticabile. Eppure si continuano a tenere segrete molte di quelle informazioni che qualsiasi servizio pubblico europeo mette a conoscenza del pubblico. Ci piacerebbe che un giorno come sul sito della BBC fossero pubblicate anche le note spese dei dirigenti. Ma prima di arrivare sulla luna, pensiamo che sarebbe importante iniziare da alcuni capisaldi. Le urgenze sarebbero, cara Commissione Parlamentare di Vigilanza, di trovare pubblicati sul sito Rai:
STIPENDI DEI DIRIGIENTI – Gli stipendi (completi di gratifiche) dei dirigenti della Rai, anche per verificare se l’Azienda ha seguito veramente la regola del tetto dei 250.000 euro, alcune voci maligne dicono che potrebbero esserci delle lacune. La conoscenza delle retribuzioni darebbe un’idea chiara del rapporto tra prestazione professionale e compenso. Un primo passo banale verso la trasparenza.
CURRICULUM – I curriculum dei dirigenti Rai che sono in lizza per ottenere la nomina a un incarico importante, come ad esempio una direzione.
COMPENSI DEI CONDUTTORI – I compensi dei conduttori televisivi. Potremmo sapere ad esempio se una signora come Paola Perego, moglie di Lucio Presta, che come una cometa ha lasciato tanti flop dietro di sé, ha un compenso adeguato rispetto ai pessimi ascolti di Domenica in.
I RIMBORSI – I rimborsi extra dati ai dipendenti che conducono trasmissioni televisive. Vi pare giusto che Franco di Mare oltre ad angustiarci ogni mattina riceva pure un compenso per i risultati scadenti di Uno Mattina?
I COSTI REALI – I costi reali delle produzioni dei programmi televisivi, finalmente fare un raffronto tra qualità, ascolto e spesa. Un miraggio che ci renderebbe felici e potremmo fare un lavoro di analisi più esauriente.
Tutti i costi degli appalti e delle fiction Rai. Non è sufficiente pubblicare in pompa magna l’elenco dei fornitori Rai. Un tema importante che si commenta da solo.
PROVINI – Da ultimo troveremmo corretto che, anche quando si procede a realizzare dei provini come è stato per Verdetto Finale con la selezione (dubbia?) indetta dal Direttore di Raiuno Giancarlo Leone, si rendessero disponibili sul sito Rai tutti i video realizzati. Un modo corretto per verificare l’operato di chi è pagato con i nostri soldi. Un’impresa impossibile? Sicuramente! Ma se si aprisse la vera fase della trasparenza, andrebbe in pensione il bilancino di @Giankaleone, i piccoli privilegi di tanti direttori (sarebbe interessante vedere il provino di Massimo Giannini per Ballarò), e forse si potrebbe finalmente affermare: «Finalmente la politica e i suoi rappresentanti usciranno a piccoli passi dalla Rai…».
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