Rai, la paralisi dell’azienda. Nebbia a Viale Mazzini

Nel frattempo si dice che Gubitosi stia preparando le valigie e che varcherebbe a fine novembre per l'ultima volta i tornelli della Rai

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Rai, Luigi Gubitosi in partenza (forse)

Siamo arrivati al finale dell’avventura del direttore generale Luigi Gubitosi? Dopo alcuni giorni di frenetiche trattative del Dg con i consiglieri del Cda per procedere a nuove nomine, alcune importanti (si parlava della sostituzione del direttore di Raiuno Giancarlo Leone con Angelo Teodoli, the king of the floppers,) è calato un velo di silenzio, una coltre spessa, tipica a viale Mazzini nei momenti topici, che ci ricorda la famosa nebbia in Valpadana.

 IL SILENZIO ROTTO – A rompere invece il silenzio ha iniziato il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli in un’intervista a Prima Comunicazione (riportata da Dagospia)  che non solo ha bocciato il piano dell’accorpamento delle testate giornalistiche in due Newsroom che dovrebbe essere approvato entro il 15 dicembre, definendolo un progetto poco ambizioso, ma ha aggiunto “non penso che in poche settimane si possa realizzare questo cambiamento ne’ penso stiano per arrivare nomine.” E’ un’indicazione chiara che non può che essere stata concordata con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Quindi fermi tutti, almeno che qualcuno non voglia fare qualche colpo di testa, in attesa di un progetto più articolato sulla Rai.

 LA PRIMA MOSSA – La prima mossa sarà quella di modificare sostanzialmente il famigerato canone, la tassa più odiata dagli italiani. Si abbasserà il costo che passerà da cinquanta euro al massimo di ottanta euro, secondo il reddito, ma tutti la dovranno pagare perché sarà inserita nella bolletta della luce. Un passo avanti contro l’evasione che si aggira intorno ai cinquecento milioni di euro. Per la Rai quindi dopo tanta attesa inizierà  una nuova avventura. Finalmente noi speriamo che venga un nuovo Cda, nuovi amministratori, che finalmente il trio dei floppers Leone- Teodoli – Vianello vengano mandati a casa. Sarà un momento delicatissimo dove il congegno dell’Azienda sarà sottoposto a pressioni varie da cui potrebbe anche scaturire, se non si opererà con celerità, uno stato di grave crisi. Nel frattempo si dice che Gubitosi stia preparando le valigie e che varcherebbe a fine novembre per l’ultima volta i tornelli della Rai. Il problema che solo lui preparerebbe le valigie, tutti i manager che si è portato dietro rimarranno sul groppone dell’azienda? Quando giungerà un nuovo amministratore che metterà sicuramente i suoi fedeli collaboratori, il “gruppo Gubitosi” (almeno 13 manager) rimarrà senza incarico ma con lo stipendio? Vecchie tradizioni della Rai che sarà difficile anche per Renzi smantellare.

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