Rai, è battaglia aperta sul piano di riorganizzazione delle News

Sul progetto ci sono state varie polemiche, non solo della potente organizzazione dei giornalisti Rai Usigrai, ma anche da parte della politica. In ballo il futuro di Gubitosi

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rai monica maggioni

La data del 19 dicembre in Rai sarà importante, addirittura fondamentale per il futuro dell’Azienda e del dg Luigi Gubitosi. Nel Cda di quel giorno sarà presentato per l’approvazione il piano della famosa riorganizzazione delle News. Che in sintesi consisterebbe nel procedere a un taglio del 30% delle news, con l’accorpamento da una parte di Tg1 e Tg2, e dall’altra di Tg3, Tgr, Rainews Rai Parlamento in due news room.

IL PROGETTO – Su questo progetto ci sono state varie polemiche, non solo della potente organizzazione dei giornalisti Rai Usigrai, ma anche da parte della politica, il sottosegretario alla comunicazione Giacomelli ha espresso parere contrario, la Commissione di Vigilanza sta allungando i tempi per approfondire il progetto. Gubitosi probabilmente vuol tentare un golpe andando contro tutti e cercare di farlo approvare nel Cda come è accaduto per il ricorso contro i 150milioni di euro imposti dal governo. Una battaglia aperta, i cui contenuti però sono effettivamente fondamentali per trasformare la Rai in azienda moderna. Con il piano sulle news finalmente si eliminerebbero gran parte degli sprechi che l’azienda commette tutti i giorni, meno direttori e meno spese produttive, il risultato più eclatante sarebbe quello di non inviare più all’estero anche cinque troupe per intervistare ad esempio Matteo Renzi.

LA BATTAGLIA – Difficilmente i giornalisti Rai vorranno rinunciare a questa ed altre abitudini che rendono l’organizzazione delle news Rai la più costosa e vetusta del mondo occidentale e non solo. Chi vincerà? Noi avevamo già espresso pessimismo sull’ipotesi dell’abbonamento Rai immesso sulla bolletta dell’elettricità. Infatti ormai almeno per l’immediato la soluzione è stata accantonata. Sul piano delle News ci sono tante forze in campo, i giornalisti Rai sono contro, Matteo Renzi non si è mai espresso ma il suo braccio destro è contrario, la Commissione di Vigilanza si muove sottilmente in opposizione, il Cda Rai in parte non è favorevole. Potrà mai vincere in uno scenario così complesso il buon senso? Crediamo di no. Certo Gubitosi sta raccogliendo tanta opposizione al progetto, anche perché sulla Newsroom due avrebbe indicato Monica Maggioni come responsabile. Un errore secondo noi madornale perchè non solo Rainews di Monica non piace al pubblico, ma anche lei non convince gli addetti ai lavori. Forse l’opposizione al piano news sarebbe stato meno aggressivo se Gubitosi non avesse annunciato la candidatura della Maggioni? Probabilmente sì. Ai posteri l’ambita risposta.

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