Rai, format vecchi e programmi usurati. Che futuro ci aspetta?

La domanda è semplice: Renzi con quali direttori pensa di realizzare questa evoluzione della specie televisiva?

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“…E mi piacerebbe che ogni rete avesse la sua identità. Dovranno avere un’identità culturale. Raiuno generalista, su Raidue l’innovazione e la sperimentazione, su Raitre la cultura…”. Una dichiarazione d’intenti sulla Rai che sembra uscita dalla cineteca. Materiale in bianco e nero. Eppure queste parole sono recentissime e sono state pronunciate dal premier Matteo Renzi.

LA SPERANZA – Effettivamente sembrano passati secoli, ma la Rai ancor oggi è svincolata dal servizio pubblico, e nonostante le buone intenzioni di sempre, quell’obiettivo non è stato mai raggiunto. Ben venga almeno la speranza del “fare”. Ma Renzi con quali direttori pensa di realizzare questa evoluzione della specie televisiva? Vediamo un po’, l’attuale direttore di Raiuno Leone ci sembra che invece di dominare una linea editoriale la subisca, dovrebbe ad esempio rinunciare ai tanti programmi Kriminal e tribunalizi che infarciscono Raiuno: Storie Vere della Daniele, Verdetto finale (che si allungherà nel pomeriggio con la scomparsa di Dolci dopo il tiggì), Vita in diretta (nella versione estiva è prevista Eleonora Daniele e il giornalista criminologo Salvo Sottile), e si dovrebbe rinunciare ad “Affari tuoi” che sostiene ogni sera come valga nella vita la fortuna (per non usare parolacce) e non la capacità di conoscere, esattamente come in un lungo e spettacolare Gratta e Vinci. Viva il gioco d’azzardo. Insomma si dovrebbe spargere il seme dell’intelligenza in tutti i programmi di Raiuno…Non ci resta che sperare che @Giankaleone venga pensionato al più presto. A Raidue, che tra le priorità ha sempre avuto la sperimentazione e l’innovazione, domina il direttore Xerox Teodoli, l’uomo che ha inventato la formula del cocktail: prendi tanti format usurati dal tempo, li “sbatti e ribatti”  e poi quello che esce lo proponi come original. Basta vedere “Detto fatto” della star di Raidue Balivo, la conduttrice del futuro, che raccoglie in sé tutta la tv “fatta e rifatta” (a proposito il lancio di “Detto fatto di sabato” sta dando penosi risultati d’ascolto:3.73% di share).

CULTURA – Rai tre culturale affidata a Vianello ci farebbe solo sorridere. Nominato solo per l’ amicizia che lo legava al direttore generale, ha speso migliaia di euro su tutto, senza ottenere nulla. Neppure sulla cultura. Pensare che anche il dg Gubitosi cita Sky arte (ovvero un canale della concorrenza) come modello di tv sapiente. Su tutti però domina il peso del vicedirettore generale Antonio Marano, ex leghista, responsabile della parte editoriale della Rai. Potrà  mai un uomo che ha fatto dell’Isola dei Famosi la sua personale bibbia televisiva, (pare che sul comodino abbia il copione dell’ultima puntata andata in onda su Raidue), potrà mai, dicevamo, guidare la transumanza della Rai, fino a portarla senza danni nel recinto del servizio pubblico e della cultura? Continua…

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