A dire il vero Maledetta Tv l’aveva preconizzato quasi un anno fa senza bisogno degli ‘auspici’ del mago Otelma, così oggi la fiaba Antonio Campo Dall’Orto, vicinissimo da sempre al presidente del consiglio Matteo Renzi quasi per incanto (si fa per dire) pare giungere alla sua scontata conclusione. Antonio sarà il nuovo Direttore generale della Rai.
LA SCELTA – Nella terna che comprendeva inizialmente Andrea Scrosati e Marinella Soldi, alla fine Matteo Renzi ha scelto (ma guarda un po’) il fondatore di Mtv Italia, già dato in questi giorni tra i papabili per ricoprire il ruolo. Una decisione che secondo i bene informati sarebbe maturata nelle ultime ore e che pare abbia tolto il sonno a Matteo non abituato a scegliere uomini suoi nei posti chiave. Ma tant’è, ora il presidente del consiglio sarebbe alacremente impegnato a trovare il nome di una donna alla presidenza, per l’alternanza di genere, e che sia il più possibile di garanzia.
NUMERI E NOMI – In ballo ci sono i crudeli numeri perché alla nomina nel Cda Rai per la legge Gasparri (a suo tempo definita da Renzi qualcosa come un abominio) è necessario il via libera dei due terzi della commissione parlamentare di Vigilanza. Al momento la maggioranza dispone di 22 voti, che potrebbero arrivare a 24, ma ancora lontani dai 27 necessari. Fondamentali, dunque, i 7 componenti di Forza Italia a meno che si voglia tentare una operazione con il Movimento 5 stelle che di voti ne ha 6. Chissà mai che per la presidenza non salti fuori il nome di Luisa Todini presidente delle Poste, ma che in Rai, dove è già stata consigliere del cda dal quale si è dimessa nel novembre corso, ha lasciato il cuore. Un cuore che ha sempre battuto per Berlusconi che la partita Rai se la vuole pur sempre giocare, anche se in condizioni di forza ben inferiori a quelle di qualche anno fa. Sempre non escludendo un rimescolamento di care last minute, la conferma ufficiale verrà da Maria Elena Boschi che fra poco incontrerà i parlamentari Dem per fare il punto della situazione per comunicare i nomi per il Cda di Renzi.
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