Rai, ultimi giri di valzer per le poltrone

L’atteso giorno delle nomine potrebbe essere giovedì

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C’è chi assicura che giovedì è il giorno delle nomine. I nomi si susseguono come sul tabellone circolare della ruota della fortuna: Ruffini a Rai1 sì, no, forse, lui pare non voglia, sta troppo bene a Tv 2000, hanno provato a convincerlo in tutti i modi e non molla ma se dovessero fargli una di quelle offerte che non si può rifiutare… Simona Ercolani sì, no, forse, ma non sarebbe “conflitto d’interesse”? Ma noooo, ha risolto tutto, giurano i “matteoti”, in pieno stile l’ottimismo vola, lo stesso che deve aver fatto partire la martellante campagna informativa sul canone Rai in bolletta: “paghi meno e manco te ne accorgi”, poi Chicco Testa di “Assoelettrica” alza il ditino e dice che è un casino perché senza i decreti attuativi non si riesce a partire e a sciogliere i mille nodi di questa operazione. Ma il governo è impegnato a far passare il disegno di legge Cirinnà mica si può occupare pure della Rai, questione di priorità e poi per questo ha messo un Dg/Ad con i superpoteri ed in effetti sarebbe pure giunto il momento che si concretizzasse qualcosa perché quella prima dichiarazione datata 6 agosto “Da subito mi metto al lavoro” sembra ormai diventata una barzelletta.

LA “CASELLA” RAI DUE – Ma torniamo alle caselle: a Rai2 pare di nuovo certa Ilaria Dallatana e non vediamo l’ora di veder trasformato il secondo canale in una succursale di Magnolia, con un palinsesto di format di alto contenuto come “Undressed”, dove due partecipanti restano in mutande per potersi “mettere a nudo” e conoscersi meglio. Trovare l’anima gemella già svestita deve essere un’ardita metafora del precariato di questi anni, della serie meglio abituarsi subito al concetto: due cuori e una mutanda. Scherzi a parte, qualche anno fa, nei primi anni del 2000 girarono voci molto insistenti sulla vendita di un canale da parte della Rai, indovinate quale, ad una grossa società di produzione Tv, la Endemol. Non se ne fece più nulla non per una volontà aziendale di preservare asset e posti di lavoro ma solo perché da alcuni primi calcoli l’ammontare avrebbe superato i 2 miliardi. Sono passati 15 anni ma quell’idea di affidare ad una società esterna la seconda rete probabilmente non è ancora tramontata.

DA RAI TRE A RAINEWS 24 – E se fino a ieri Andrea Salerno era dato a Rai3 al punto che alcune testate lo davano già al lavoro per costituire la squadra adesso si mette in discussione anche lui perché, diciamoci la verità, Campo Dall’orto è riuscito talmente bene nell’operazione “cortina di fumo” da non far capire nulla a nessuno. Le nomine arriveranno, speriamo davvero giovedì perché non se ne può più, come quella di “Di Bella” a Rainews 24: ancora si discettava su Newsroom 1 e 2, che fine farà Orfeo e bla bla bla e lui ti piazza il bravo Antonio alla direzione del canale all news che zitto zitto sta guadagnando consensi rispetto al blasonato ma ormai stantio Sky Tg24.

L’OTTIMISMO DI GIANKALEONE – In tutto questo bailamme non possiamo non rivolgere un pensiero al nostro direttore preferito: Giankaleone da Roma che si è goduto questo Sanremo da grande protagonista, sciorinando medie da tv bulgara e ripetendo in ogni programma dove faceva capolino, che “è stato il festival più visto degli ultimi 11 anni”, mancava solo che passasse a “Protestantesimo” e “Sorgente di vita” e poi lo aveva detto a tutti. E se il suo intervento in diretta a “Storie vere”, dove ha elogiato Eleonora Daniele con l’entusiasmo di una cheerleader, ha creato qualche malumore tra le fila di Unomattina, siamo lieti che abbia ritrovato il buon umore e il suo consueto cinguettio. Vogliamo ricordarlo così mentre elogia Beppe Fiorello, anche se ormai sono anni che l’attore siciliano prova, anche con le minacce, a farsi chiamare Giuseppe, per gli splendidi risultati della fiction sulla terra dei fuochi e mentre guarda al futuro scrivendo “manca poco meno di un anno per #Sanremo 2017”. Se c’è una cosa che non gli è mai mancato è l’ottimismo.

 

Bob