Pif: il successo tra tv e cinema, biografia di Pierfrancesco Diliberto

Tra televisione, film, spot milionari e Le Iene: ecco l'evoluzione di un personaggio sui generis

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Pif Pierfrancesco Diliberto
Pif Pierfrancesco Diliberto

In effetti firmarsi Pierfrancesco Diliberto suonerebbe più adatto a un professore di diritto che non a un conduttore tv. Ed é per questo che noi lo conosciamo tutti come Pif, nomignolo creato dal collega di “iene” Marco Berry (ma che fine ha fatto??) nel corso di un viaggio di lavoro.

LA BIOGRAFIA DI PIF

Della generazione dei giovani per sempre – anche a 44 anni – Pif nasce bene, nell’ambiente del padre regista respira cinema sin dall’infanzia. Nei suoi primi anni di attività, spazia tra piccolo e grande schermo: l’esperienza più importante in quegli anni è aver assistito Marco Tullio Giordana nel pluripremiato I cento passi (2000). All’epoca ha già partecipato a un concorso di Mediaset, per autori televisivi. Già nel 2001 da autore diventa conduttore de Le Iene. Ma del suo lavoro quello che mi ha più divertito è stato Il testimone, in onda su MTV: tra reportage serio e cazzeggio in prima persona, Pif propone al pubblico più giovane il suo punto di vista sulla realtà, senza indugiare su temi troppo frequentati. Qualche anno dopo inaugura la versione Vip , che ho trovato meno fresca e originale. Nel frattempo non perde mai di vista l’impegno politico e sociale, soprattutto contro la mafia: scrive un libro e dirige anche un film, “La mafia uccide solo d’estate”.

UNO STILE TUTTO SUO

Insomma, un curriculum di tutto rispetto per un professionista serio ma non serioso. Con quell’aria un po’ da nerd e un fare non aggressivo, a differenza delle altre Iene, il nostro Diliberto fa le sue scelte senza grandi complessi. Personalmente non ho capito la decisione della primaria azienda telefonica di sceglierlo come volto della sua campagna pubblicitaria, capisco molto meglio come mai il multiforme Pif abbia accettato. Comunque lui è uno che fa sempre la cosa giusta. E infatti si accompagna con Giulia Innocenzi, giornalista e blogger, anche detta la “Santorina”, il volto di Anno Zero, Servizio Pubblico, poi Anno Uno.

E BRAVO PIF

E insomma, non riesco proprio a criticarlo, è un po’ come il Papa: la faccia è simpatica, nella sostanza è inattaccabile, nella forma si prende le sue licenze. Chissà che si prova a piacere a tutti.

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Angela De Vito