“Terra”, alla scoperta di patologie da non sottovalutare

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Il male spesso è solitudine, anticipa Toni Capuozzo. Ed è proprio da una serie di patologie – ignorate, sottovalutate, non riconosciute socialmente -, che «Terra!» prende il via.

I giornalisti del settimanale – in onda lunedì 20 febbraio, in seconda serata, su Retequattro – sono andati a San Patrignano per incontrare i ragazzi che cercano di uscire dal tunnel della droga. Hanno parlato con loro e con i genitori, anch’essi coinvolti nella spirale di sofferenza e riscatto nella quale i loro figli si dibattono.

Gli operatori di San Patrignano lanciano l’allarme. Sta tornando l’eroina e con essa le siringhe, veicolo di trasmissione, in passato, dell’Aids. L’eroina sembra crescere nel consenso dei giovani. Viene subito dopo la cannabis.

E così, accanto alla trasmissione per via sessuale (10 nuovi casi al giorno), riaffiora lo spettro del buco e dell’Hiv. Eppure non se ne parla. Poche campagne istituzionali, poca informazione a scuola e in famiglia.

Così come nel cono d’ombra dell’indifferenza sono precipitate altre patologie. L’epatite C, ad esempio, non si sa neanche quanti siano i malati in Italia.

Non solo: i pazienti sono vittime di una odiosa discriminazione.

Il Ssn passa le cure solo se sono in forma grave. Per gli altri c’è l’acquisto personale (prima il farmaco costava 74.000 euro, adesso 15.000) o il viaggio della speranza in India. Prezzo: 600 euro.

Tra le patologie ignorate c’è anche il mal di testa, non quello che coglie il 50% della popolazione mondiale in forma episodica e arginabile con un semplice analgesico. No, si parla delle emicranie e delle cefalee cronicizzate.

Le storie raccolte sono impressionati. Gente che ha lasciato il lavoro, che si porta dietro questa “maledizione” da 30/40 anni. Donne (sono loro a soffrire in misura maggiore di emicrania cronica), che hanno visto mutilata la propria vita (in ufficio, negli affetti, nelle relazioni sociali).