Barbara D’Urso non sarà una giornalista, ma fa ascolti record

La conduttrice presa di mira da Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine dei giornalisti

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Tra le tante amenità di questi giorni, le dichiarazioni di Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti che ha lanciato la sua storica battaglia di retroguardia, sono veramente spassose.

LA POLEMICA – In sintesi avrebbe affermato che bisogna mettere uno stop a quelle conduttrici, in particolare Barbara D’Urso, che nei programmi si permettono di intervistare i politici svolgendo un’attività individuata come specifica della professione giornalistica. Per farlo quindi dovrebbero essere iscritte all’albo ed avere il famoso tesserino da giornalista. Stupendo, ci mancava anche questo signore a smuovere il mondo della tv che per fortuna si sta rivoluzionando da solo, sul web. Subito è intervenuta Mara Venier che a suo tempo subì la stessa sorte, fu accusata di svolgere un mestiere che non poteva. Mentre il mondo si interroga, noi poveri mortali ci facciamo delle domandine che sono un po’ stupidelle come quelle che si faceva il maestro Catalano: è meglio vedere Monica Maggioni che intervista Matteo Renzi o Barbara D’urso? Noi non abbiamo dubbi. Monica che tiene appeso sul petto il suo tesserino di giornalista professionista realizza un’ intervista indirizzata ai suoi amici potenti (gli ascolti così bassi ci fanno pensare che Rainews sia vista solo in bassa frequenza), e si rivolge soprattutto al dg della Rai Gubitosi e sembra dire: Giggino vedi che domande intelligenti sto facendo? Barbara invece parla al popolo, alle persone comuni, quelle che il politico cerca da sempre e lo sa fare con grande abilità. E poiché ottiene un grande ascolto, un peccato mortale per gli invidiosi, deve essere eliminata e cancellata. Bisogna considerare che il mondo della tv è stato sempre diviso in due, le testate giornalistiche dove dominano gli intelligenti giornalisti italiani e la rete televisiva che dovrebbe dedicarsi all’intrattenimento, al servizio pubblico ect. Purtroppo i giornalisti hanno esondato, sono usciti dal territorio che spetta loro, ovvero quelle delle testate, e con il tempo si sono accaparrati anche delle direzioni delle reti televisive e non solo, con i risultati che stanno negli occhi di tutti.

LA CASTA – Quindi Barbara d’Urso che addirittura è stata denunciata perché pratica esercizio abusivo della professione di giornalista (ci viene ancor più da ridere) considerando che i suoi programmi non appartengono a una testata televisiva non dovrebbe temere alcunché, anche perché dovrebbe rispondere soltanto al suo direttore editoriale e non all’arroganza di chi pensa di avere in mano lo scettro dell’informazione televisiva. Chiaro e lampante. Anzi si dovrebbe chiedere di cacciare tutti i giornalisti dalle reti televisive, per farli tornare nelle loro testate. Comunque la polemica può essere utile e riaprire il sipario su questa casta dei giornalisti che grazie al potere che rappresentano, soprattutto per la vicinanza al mondo politico, si sono sistemati alla grande accumulando tanti benefici esclusivi. Visto che Matteo Renzi afferma che dovremo togliere i privilegi a tutti, perché mai non interviene anche sui giornalisti, cancellando l’ordine dei giornalisti e riportando quella professione nella norma, riducendo gli stipendi alti, rivedendo le assistenze mediche da nababbi e sistemando anche nell’Inps, come tutti i cristiani, le pensioni dei giornalisti? Forse Renzi che afferma di non aver paura dei giudici teme invece i giornalisti? E perché mai? Continua…

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