Intesa Regione – sindacati: «Un patto contro la crisi»

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 "Un patto contro la crisi", fondato su due pilastri, sviluppo sostenibile e sostegno sociale. E\’ quello firmato ieri pomegiggio dal presidente della regione Lazio e dai segretari regionali dei tre sindacati Cgil, Cisl e Uil, Claudio Di Berardino, Francesco Simeoni e Luigi Scardaone. "Avrebbe potuto essere un patto di fine legislatura – ha commentato il presidente Marrazzo – ma a noi non interessava rinnovare qualcosa per ripartire, stiamo solo andando avanti, siamo entrati in quella fase della legislatura in cui siamo pronti ad assumerci le responsabilita\’ rispetto agli obiettivi da raggiungere". Sin quì le dichiarazioni di Marrazzo, ma nello specifico del protocollo sottoscritto abbiamo parlato con Di Berardino che ha insistito molto sulla necessità e sull\’urgenza delle misure previste dal \’patto\’ in una regione che ormai registra un aumento del 414% per la cassa integrazione, che di questo passo crescerebbe del 180% mese. Per Di Berardino gli impegni assunti e la possibilità di verificarli puntualmente nella loro realizzazione, rappresentano un "modello nazionale unico, soprattutto di fronte ad un Governo che rifiuta un tavolo di concertazione ed opera palesemente per dividere i sindacati". Il fatto che entro 30 giorni verranno aperti anche tavoli in ciascuna provincia del Lazio per articolare sui territori le decisioni assunte con la Regione, spinge il sindacato ad allargare il confronto anche con le associazioni imprenditoriali quali l\’Unione degli Industriali. Ma protocolli, tavoli hanno il loro naturale sbocco negli impegni finanziari e quì occorre dire che i sindacati non hanno proprio di che lamentarsi, anzi. Per imprese e lavoro la Regione intanto si impegna a sostenere i redditi minimi per almeno 10.000 cittadini e stanzia 210 milioni in tre anni per le aziende in crisi più un fondo di rotazione  di altri 180 milioni. Tuttavia Di Berardino insiste molto sull\’aspetto normativo rappresentato dalla legge sul lavoro nero e la regolamentazione degli appalti che dovranno essere approvati possibilmente entro l\’anno. La Regione stanzia poi 50 milioni per le aziende che operano nei settori dell\’innovazione, della ricerca e dello sviluppo. Per quanto riguara il welfare il segretario della Cgil ricorda i 1000 posti letto che la regione renderà a breve disponibili per le Residenze Sanitarie Assistite, le rette che verranno adeguate ai criteri di reddito ISE, i 50 milioni di IRPEF che la Regione restituirà ai cittadini delle fasce più deboli con modalità da definire, impegni all\’equità che dovrebbero culminare nell\’abolizione del Ticket sanitari, comunque già oggi rapportato al reddito degli interessati. Ma welfare significa anche casa con l\’impegno della Regione a costruire 5200 alloggi popolari su aree che il comune di Roma  concederà. Il protocollo riguarda anche l\’istruzione con lo stanziamento di 15 milioni in tre anni per alloggi agli universitari fuori sede,  2300 nuovi posti per gli asili nido della regione e 350 milioni sino al 2011 per la messa in sicurezza degli edifici scolastici del Lazio. Le infrastrutture stesse potranno essere il volano della ripresa con i lavori già avviati della Civitavecchia Orte e gli impegni assunti per il raddoppio della Salaria con 100 milioni stanziati dalla regione ed altri 600 da negoziare con il Governo. Strategica sarà anche la realizzazione della Roma- Latina. Per territorio ed ambiente vengono impegnati 300 milioni per la raccolta differenziata al 50% entro il 2010. Ma Di Berardino fra i vari impegni per l\’ambiente ci segnala anche la novità del polo unico per il trattamento integrato dei rifiuti, all\’interno del quale troverà collocazione e soluzione il problema di Gaia. Molte di queste misure, ci dice il segretario regionale della Cgil "fanno parte di scelte già operate dalla Regione", ma il fatto di averne ampliato l\’impegno, la possibilità di verificarne l\’attuazione ed il metodo di una concertazione \’vera\’ fanno uscire il protocollo sottoscritto ieri dal mondo delle intenzioni e lo collocano nella realtà del contrasto ad una crisi economica e sociale che, nonostante gli ottimismi più o mrno fondati, più o meno interessanti, si presenta dura ed incombente.

                                                                                                                                                 Giuliano Longo 

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