Terminata con ottimi risultati l’operazione San Pietro, a cura dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro, sotto la guida del Capitano Mauro Merola, con il lavoro del Nucleo Operativo e Radiomobile, guidato dal M.llo Francesco Montesano.
Lunedì pomeriggio i militari hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due cittadini albanesi, uno pregiudicato, ora tutti e due in carcere e due italiani, agli arresti domiciliari, per reati in materia di stupefacenti nella zona di Segni. Oltre a questi due italiani sono stati denunciati a piede libero per favoreggiamento. L’indagine, partita all’inizio dell’anno, ha avuto come pretesto un sequestro amministrativo di cocaina eseguito a carico di un giovane di Segni che aveva riferito di averlo acquistato nei pressi del centro storico della città lepina. Da lì i carabinieri hanno avviato delle attività tecniche che hanno consentito di individuare un altro connazionale che lo aiutava nelle attività di spaccio, insieme a due fratelli del posto.
In questo modo gli uomini di Merola hanno iniziato un lavoro di intercettazioni e pedinamenti che hanno consentito di scovare un giro di affari illeciti che riguardavano una clientela variegata, di tutte le età, uomini e donne, di tutte le nazionalità. Dagli studenti ai piccoli imprenditori, si sono scovati acquirenti di età compresa tra i 17 e i 40 anni, con un totale di sessanta persone segnalate alla Prefettura, quali assuntori di stupefacenti del tipo cocaina e hashish acquistata dai due albanesi arrestati. A favore dei malviventi ha giocato il centro storico di Segni, perché proprio lì si consumava lo spaccio che avveniva spesso la sera intorno alle 21:30 nel percorso difficilmente accessibile alle automobili. Ma i militari della Compagnia di Colleferro non si sono fermati di fronte a questo ostacolo e dopo qualche mese di indagine sono riusciti a sequestrare 150 grammi di cocaina e 200 grammi di hashish e a porre fine a un commercio consolidato di droga nel territorio di Segni con le misure restrittive per i quattro uomini e la denuncia di altri due, grazie alla collaborazione del PM dott. Travaglino e del Gip dott.ssa Nespica.