Splendide donne in abiti succinti a Palazzo Grazioli. Niente di nuovo sotto il sole, si potrebbe pensare, di questi tempi. Questa volta, tuttavia, non ci si riferisce alle discusse vicende che orbitano attorno al premier Silvio Berlusconi, ma ai domini internet associati alla sua residenza romana, www.palazzograzioli.org, www.palazzograzioli.it e www.palazzograzioli.com, lasciati ingenuamente liberi da chi gestisce l’immagine del premier e comprati per pochi euro da un giovane torinese con spiccato senso degli affari.
Il ragazzo infatti ha acquistato tutti i domini relativi alla nota residenza, divenuta sinonimo di bunga bunga e festini a pagamento, per poi rimetterli in vendita attraverso il sito Name Drive, specializzato nel posizionamento di spazi pubblicitari e vendita di domini internet (http://www.namedrive.com).
Messaggi pubblicitari con immagini di belle donne in abiti succinti riempiono, al momento, gli spazi di questi siti. Si strizza chiaramente l’occhio a possibili acquirenti che, sfruttandone la singolare notorietà, vogliano trasformare quei domini in siti porno.
Se l’affare dovesse concretizzarsi, Palazzograzioli.it potrebbe diventare, dunque, un sito a luci rosse. Forse uno dei pochi casi in cui Internet si ritrova a inseguire la realtà e non ad anticiparla.