“Se ascolti i discorsi di Pisapia al contrario sentirai versi satanici”. “Gli scheletri hanno Pisapia nel proprio armadio”. “Pisapia ha sequestrato i due leocorni”. “Pisapia è composto al 68% d'acqua e non la paga”. “Pisapia è talmente comunista che da bambino cercava di mangiarsi da solo”. "Pisapia sparse la voce che nel settore Z dell'Heysel davano birra in omaggio”.
Sta impazzando da alcuni giorni sui più noti social network l’ironica risposta degli utenti al clima avvelenato delle elezioni amministrative milanesi. Un fenomeno iniziato con le accuse lanciate da Letizia Moratti all'avversario, Giuliano Pisapia, durante il confronto tv a Sky in cui il sindaco di Milano aveva accusato lo sfidante, a fine trasmissione e senza possibilità di replica, del furto di un'auto utilizzata per un pestaggio. L’imputazione, falsa e prontamente confutata dall’avvocato, ha infatti dato il via su Twitter e Friendfeed alle #Morattiquotes, l'hashtag con cui gli utenti del social network postavano ironicamente accuse assurde e grottesche ai danni di Pisapia.
Un fenomeno virale involontariamente incentivato dalle singolari accuse di Red Ronnie, collaboratore del sindaco Moratti dal 2008: secondo il conduttore televisivo l’“effetto Pisapia” sarebbe infatti responsabile della cancellazione del LiveMi, il concerto organizzato dallo stesso Red Ronnie. Le efferatezze perpetrate da Pisapia hanno allora conquistato il web, sono sbarcate su Facebook con la pagina "E’ tutta colpa di Pisapia", giungendo a mobilitare anche la corazzata di Spinoza.it: “Ucciso pure il Mullah Omar. Resta solo Pisapia a guidare Al Qaeda. [fdecollibus]”. Una selezione in continuo aggiornamento di tutte queste nefandezze è disponibile su Pisapiafacts.it. Sia chiaro, se qualche link non dovesse funzionare sarà, ovviamente, tutta colpa di Pisapia.