Pip, l'azienda francese produttrice delle protesi mammarie a rischio rottura, che ha innescato timori in tutto il mondo, avrebbe utilizzato per la fabbricazione delle sue protesi un additivo per carburante mai testato. È quanto riporta oggi la radio francese Rtl, che afferma di aver ottenuto l'esatta composizione dei materiali usati nelle protesi, tra cui figurano Baysilone, Siloprene e Rhodorsil, prodotti industriali mai testati nè, tantomeno, approvati per uso clinico. Sono questi prodotti, usati nell'industria petrolifera, ad essere accusati di procurare la rottura del gel di silicone che costituisce le protesi.
Le auorità francesi, compresa l'agenzia per la salvaguardia della salute AFSSAPS, erano già a conoscenza del fatto che le protesi difettose contenevano silicone di tipo industriale anziché medico, ma questa è la prima volta che viene riportata la presenza di additivi usati nell'industria petrolifera.