Cia, valorizzare la dieta mediterranea con marchio “ad hoc”

0
160

“La dieta mediterranea è patrimonio dell'Unesco, ma questo non basta. È ora di tradurre in strategia di marketing il prestigioso risultato raggiunto nel novembre 2010 per dare ai prodotti coltivati sulle sponde del Mare Nostrum un ulteriore 'sprint' commerciale. È essenziale, quindi, creare un marchio che contraddistingua tutti i cibi che fanno parte di questo straordinario regime alimentare, l'unico in grado di conciliare il piacere della buona tavola con la salute dell'organismo”. Ad affermarlo in una nota è la Confederazione italiana agricoltori.

''L'indiscussa reputazione garantita dal riconoscimento ricevuto – spiega la Cia – va assolutamente valorizzata. Tanto più che una recente indagine della Iulm, la Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano, dimostra che il 'brand' Unesco è in grado di portare uno straordinario valore aggiunto nella tutela del patrimonio culturale (88 per cento), nella promozione dei beni naturalistici (86 per cento) e in quella dei monumenti (84 per cento)”.

“È importante – ha concluso la Cia – che il ministero delle Politiche agricole inserisca nel piano di comunicazione per il 2012 una campagna di promozione per la dieta mediterranea che faccia leva proprio sulla ricaduta economica di questo ''brand', individuando un marchio che sia compatibile con le regole dell'Unesco e che contribuisca al successo del made in Italy nel mondo, fornendo anche delle garanzie al consumatore dal punto di vista della tracciabilità del prodotto”.

È SUCCESSO OGGI...