Cnr: la nicotina espande memoria

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È la rivincita dei fumatori. Più o meno. Secondo quanto emerso da uno studio realizzato dall'Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibfm-Cnr) di Milano-Segrate in collaborazione con Alice Mado Proverbio, docente di Psicobiologia dell'Università di Milano-Bicocca, la nicotina sarebbe in grado di espandere le capacità della cosiddetta “memoria di lavoro” o working memory.

“I risultati – ha commentato Alberto Zani, ricercatore Ibfm-Cnr di Milano-Segrate – confermano le scoperte della ricerca neurobiologica sui modelli animali, che evidenziano il ruolo cruciale della nicotina nel trattamento dei principali sintomi del Parkinson, come i disturbi della memoria e le discinesie motorie”. “Nel doppio compito attentivo-mnemonico – ha spiegato Alice Mado Proverbio – i fumatori, in media, sono stati 50 millisecondi più veloci, mostrando anche molte meno omissioni di risposta”.  “questo gruppo – ha però aggiunto la docente di Psicobiologia – risultava di circa 100 millisecondi più lento nel compito di programmazione e decisione motoria”. Lo studio ha infatti posto in evidenza una limitazione di alcuni processi legati alla scelta e all'avvio del movimento nel cervello umano. L'indagine è stata presentata a Washington, al Congresso mondiale della Society for Neuroscience.

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