Quattro microcariche sono state fatte esplodere sulla nave Costa Concordia. L'operazione è stata condotta dagli incursori della Marina e, secondo quanto spiega la Guardia Costiera, servirà per aprire varchi ai soccorritori e accorciare il tragitto lungo i corridoi del relitto.
Le esplosioni si sono verificate sia nella parte immersa che in quella emersa. ''La speranza – spiega il capitano di brigata Filippo Marini – è che la nave sia vuota o che comunque eventuali superstiti possano aver trovato punti in cui rifugiarsi in attesa dei soccorsi''. Il comandante generale della Capitaneria di porto-Guardia costiera, Marco Brusco, ha diffuso la cifra di 29 persone che mancano all'appello: si tratta di 25 passeggeri e 4 membri dell'equipaggio. In particolare sei sarebbero italiani, 10 tedeschi. I morti accertati, al momento, sono 6.
Nel frattempo è in corso l'interrogatorio di garanzia di Francesco Schettino, comandante della Concordia. Schettino è arrivato in Tribunale a Grosseto intorno alle 9,40, passando da un ingresso laterale lontano dai tanti cronisti, fotografi e operatori che affollano il Palazzo. C'è anche il procuratore capo, Francesco Verusio. Il gip, Valeria Montesarchio, dovrà decidere se convalidare o meno il fermo di Schettino a carico del quale i magistrati grossetani ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave.