USA: Obama, tassare i ricchi per un\’economia piu\’ equa

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Una visione un po' populista nel discorso sullo stato dell'Unione di Barak Obama che rivendica risultati importanti per l'America anche se da mesi l'inquilino della Casa Bianca e' in difficolta' nei sondaggi. Ma tra dieci mesi e' in gioco la rielezione e allora il presidente americano torna alle origini offrendo ai suo connazionali quella visione con tratti di utopismo ma l'efficace ''we can'' puo' rendere tutto possibile.

Nel discorso sullo stato dell'Unione Obama sfoggia tutta la sua capacita' di oratore e di statista e in oltre un'ora di intervento sono comunque due gli elementi che Obama mette in risalto a evidenziare i risultati ottenuti e la sfida che attende il paese.

L'inquilino della Casa Bianca si sofferma sulla sua recente visita a Fort Andrews la base militare dove ''ho accolto le ultime truppe di ritorno dall'Iraq'', per sottolineare una delle promesse mantenute nel suo primo mandato: ''Per la prima volta da nove anni, non ci sono piu' soldati americani che combattono in Iraq''. A seguire un successo storico dell'attuale amministrazione. ''Per la prima volta da due decenni Osama Bin Laden non minaccia piu' gli americani, e anche la maggior parte dei luogotenenti di Al Qaeda sono in rotta''.

La metafora militare si allarga ai Navy Seals che hanno portato a termine la missione contro Bin Laden, il loro successo ''e' il risultato dell'unione, dell'essere squadra, senza distinzioni di credo politico''. Questi risultati sul fronte della sicurezza devono essere portati anche sul terreno dell'economia. ''Un'economia costruita per durare, dove vale la promessa fondamentale di questa nazione: se lavori duro, ce la puoi fare''. Obama indica con chiarezza quale sara' la scelta di campo a novembre, vivere in un paese ''dove sta bene solo una minoranza sempre piu' ristretta, o dove ciascuno ha la parte che gli spetta''. Obama passa quindi alla parte delle promess e proposte.

Un piano di incentivi fiscali a tutte le imprese che ri-localizzano posti di lavoro negli Stati Uniti. E annuncia la creazione di una task-force speciale per contrastare la concorrenza sleale della Cina, combattendo ogni forma di pirateria. Poi l'affondo sulla giustizia fiscale. Obama sottolinea che e' necessario tassare i milionari per un'economia piu' equa. ''Se guadagni piu' di un milione di dollari all'anno – dice il presidente – non devi pagare meno del 30%''. Rilancia cosi' la Buffett Tax, l'imposta sui milionari: un'idea che spiazza i repubblicani nello stesso giorno in cui uno dei loro candidati alle presidenziali, Mitt Romney, ha dovuto rivelare che sul suo reddito multimilionario paga appena il 14% di tasse. ''Non accusatemi di fomentare la lotta di classe qui non c'e' invidia per chi ha successo''. Ma Obama annuncia anche la creazione di una nuova polizia contro le grandi frodi finanziarie. Un messaggio chiaro ai signori di Wall Street. 

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