Nel 2011 migliorano le condizioni di sopravvivenza della popolazione e si registra un ulteriore aumento della speranza di vita alla nascita. Gli uomini raggiungono 79,4 anni (+0,3 rispetto al 2010), le donne 84,5 anni (+0,2). Lo rileva l'Istat nel rapporto sugli indicatori demografici.
Rispetto al 2008, ultimo anno per cui si dispone di dati non stimati, l'incremento e' di 0,6 anni per gli uomini e di 0,4 anni per le donne, rispettivamente 7 e 5 mesi di vita media in piu'. Il percorso di convergenza della sopravvivenza maschile a quella femminile persiste anche nel 2011: la differenza di genere della vita media scende a 5,1 anni.
In miglioramento appaiono anche le condizioni di sopravvivenza della popolazione anziana. Nel 2011, all'eta' di 65 anni la speranza di vita residua e' di 18,4 anni per gli uomini (+0,2 sul 2010) e di 21,9 anni per le donne (+0,1). In confronto al 2008 gli uomini di 65 anni guadagnano in media mezzo anno di vita supplementare, le donne di pari eta' circa quattro mesi.
Le regioni del Paese dove si riscontrano le condizioni di sopravvivenza piu' favorevoli continuano ad essere quelle del Nord-est e del Centro. Il primato regionale tra gli uomini compete alla Provincia di Bolzano (80,5 anni), seguita dalle Marche (80,3 anni) e dalla Toscana (80,1). Emilia-Romagna, Umbria e Provincia di Trento hanno tagliato il traguardo degli 80 anni di vita media. Tra le donne, dopo le Province di Bolzano (85,8 anni) e Trento (85,5), si collocano Marche (85,4) e Umbria (85,1), mentre anche Toscana e Veneto raggiungono il traguardo degli 85 anni.