Peculato, uso auto blu: confermata condanna per Sottile

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La III Corte d’Appello ha confermato la condanna a 8 mesi di reclusione inflitta a Salvatore Sottile accusato di essersi servito dell'auto blu messa a disposizione del ministero degli Esteri, quando era portavoce della Farnesina, per accompagnare la moglie alla stazione ferroviaria e in altra occasione per prelevare la soubrette Elisabetta Gregoraci e portarla nel suo ufficio.

Il processo era una parte della più grande inchiesta nota come Vallettopoli aperta a Potenza nel 2006. Nel corso delle udienze Sottile sostenne che che le attrici citate negli atti si recavano da lui per parlare di lavoro e, qualche volta, di problemi personali. “Mi sembrava normale e logico mandarle a prendere e portarle nel mio ufficio alla Farnesina”, si era giustificato Sottile “così come ho fatto con altre persone che chiedevano di incontrarmi. Non dimentichiamoci che io per dodici anni sono stato anche capo ufficio stampa di un partito politico”.

Quanto all’auto che gli era stata assegnata dalla presidenza del Consiglio, l'ex parlamentare di An sostenne di averla considerata “un benefit per il lavoro che svolgevo e quando l’ho presa nessuno mi ha detto niente sulle prescrizioni vigenti. Posso dire che con quella vettura non ho mai fatto viaggi privati nè curato interessi personali. Mai usata neppure di domenica e nei festivi. Ammetto però di essermene servito per mandare a prendere persone che chiedevano un incontro per ragioni di lavoro. Non ci vedevo nulla di male”.

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