Ici, Mazzocchi (Pdl): assurdo se la pagano oratori e non saune gay

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“Siamo d’accordo che tutti debbano pagare l’Ici, ma sarebbe assurdo se dopo le novità introdotte da Monti vi fosse una disparità di trattamento tra strutture religiose e strutture ricreative. Non vorremmo mai che mentre la Guardia di Finanza stesse controllando i libri paga di un oratorio, piuttosto che di un ricovero per pellegrini, a pochi metri vi fosse una discoteca, una sauna gay, o un locale per incontri che con la scusa dell’associazione culturale non solo non paga l’Ici ma non fa neanche scontrini fiscali”. Queste le parole del crociato dell’eterosessualità, onorevole Antonio Mazzocchi, deputato del Popolo della Libertà e presidente dei Cristiano Riformisti, intervenuto per esporre le sue acute osservazioni in merito alle proposte per l’Ici sulla Chiesa.

“I veri paradisi fiscali non sono all’estero ma in Italia – ha affermato Mazzocchi – e bisognerebbe iniziare a domandarsi perché mentre vengono chiuse decine di migliaia di partite iva in Italia, le associazioni culturali spuntano come funghi in ogni lato delle nostre città. Siamo convinti che se qualcuno smetterà di fare furbate e lo Stato userà il pugno duro nei confronti di queste persone, la pressione fiscale si abbasserà per le famiglie e le fasce più deboli e tutti pagheranno ciò che è giusto pagare”.

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