La componente anarco-insurrezionalista in Italia è ''pronta a fare il salto di qualità'' fino ad uccidere. Lo ha affermato il capo della polizia, Antonio Manganelli nel corso di una audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera sugli ultimi episodi di violenza nelle manifestazioni pubbliche nel nostro paese.
Il capo della polizia ha affermato che proprio la componente anarco-insurrezionalista in Italia ha ormai assunto ''la leaderschip del movimento antagonista'' che risulta ''spaccato e contraddistinto da gesti contrapposti'' e che proprio nella drammatica manifestazione di Roma del 15 ottobre scorso ha tentato di ricompattarsi, senza riuscirci. ''Si tratta di una realtà molto più gentile della mafia – ha poi detto Manganelli – perché ci sta dicendo che sta per fare un salto di qualità, ci parla di assassinio anche se oggi, per fortuna, non è ancora accaduto. Se salta una pentola a pressione o scoppia una bomba in un giardino e poi ne scoppia un'altra vicino, dopo che sono giunti sul posto le forze di polizia, significa che si vuole uccidere''.
Manganelli ha poi fatto il caso della Grecia e dell'uccisione dell'assisitente del Ministro dell'Interno. Una realtà, quella greca, molto vicina a quella italiana, ha poi rivelato, se si pensa che anche gli anarchici italiani hanno deciso di aderire ad un ''Network internazionale'' terroristico fatto di ''Cellule di cospirazione di fuoco'' in grado ''di mettere in piedi azioni violente. Noi – ha aggiunto – vi stiamo partecipando''. Da qui la richiesta di una nuova figura normativa che sia distinta dall'associazione a delinquere e dalla banda armata.