L’hanno conosciuto gli utenti del trasporto principalmente durante l’emergenza neve. In quei giorni, i followers del profilo Twitter di Atac, @infoatac, sono schizzati da circa 1.000 agli oltre 5.000 attuali, con un superlavoro per gli uomini della comunicazione di Atac guidati da Carlo Parmeggiani, che gestiscono il servizio.
Oltre 3.000 risposte in poche ore sono state dati agli utenti in difficoltà, con un lavoro che è proseguito senza sosta fino a notte inoltrata. @infoatac non è solo un servizio utilissimo per l’utenza, ma un esempio da manuale di “Migliore pratica” applicato al settore pubblico.
Quindi nessuna gara per costose e malfunzionanti tecnologie, nessuna consulenza esterna, nessuna assunzione. Solo il PC dell’ufficio, lo smartphone di servizio (per rispondere dopo l’orario di ufficio), un account di Twitter – gratuito – e il personale che già seguiva l’infomobilità al lavoro. Un esempio che dovrebbe far riflettere profondamente sugli sprechi perpetrati negli ultimi 4 anni in questa città, spesso evitabili con la sola buona volontà.