Il mondo parlamentare italiano è ancora lontano da Internet. Difatti, è presente nella websfera solo il 55% dei parlamentari con uno scarto di quasi 10 punti tra deputati (58,3%) e senatori (49,8%).
Se poi si considerano i social network, i nostri rappresentanti della sovranità popolare sono presenti solo nella misura del 21% contro il 70% dei loro colleghi americani ed il 49% degli inglesi. A guidare la classifica delle presenze sul web, intese singolarmente, sono i parlamentari del Pd con il 41,6% seguiti dal Pdl (31,7%), Lega Nord (7%), Udc (4,6%), Idv (4,4%) e Fli (2,8%). Mentre a livello di gruppi, la graduatoria vede sempre in testa i rappresentanti del Pd con il 69,7%, seguiti da quelli dell'Udc (68,6%), Idv (67,6%), Fli (50%), Pdl (46,1%), Lega Nord (43,5%), da cui si evince che, con l'eccezione del Partito Democratico, la maggiore propensione al web riguarda i partiti minori.
Si tratta dei risultati di una ricerca presentata oggi nel corso di un seminario tenutosi alla Camera dalla professoressa Sara Bentivegna, direttore della ricerca all'Università la Sapienza di Roma. In particolare, i parlamentari presenti su facebook ne approfittano per realizzare una “self presentation” basata su foto/video (87,7%) relativi a eventi ufficiali e/o alla vita privata ma soprattutto tendono a presentarsi come persone e non come rappresentanti di un'ideologia nel tentativo di superare quella diffidenza che oggi circonda il mondo della politica. Tuttavia non disdegnano anche di parlare della loro situazione sentimentale (44,2%), di arte e intrattenimento (41,8%) e di religione (41,2%). (Asca)