Il sito web del Vaticano, www.vatican.va, è irraggiungibile. Un blog collegato che afferma di essere collegato con il collettivo di hacker Anonymous rivendica la paternità dell'attacco: “Oggi – si legge sul sito – Anonymous ha deciso di porre sotto assedio il vostro sito in risposta alle dottrine, alle liturgie ed ai precetti assurdi ed anacronistici che la vostra organizzazione a scopo di lucro (chiesa apostolica romana) propaga e diffonde nel mondo intero”. Dal Vaticano, fino ad adesso, nessun commento se non che si tratta di un “problema tecnico in via di risoluzione”.
Sul blog anon-news.blogspot.com, che si presenta come “Il blog ufficiale di Anonymous Italia”, la rivendicazione – piena peraltro di refusi – dell'attacco prosegue accusando il Vaticano di aver “bruciato testi di immenso pregio storico e letterario”, “barbaramente giustiziato i vostri più accaniti detrattori e critici nel corso dei secoli”, “negato teorie universalmente ritenute valide o plausibili, “indotto sprovveduti a pagare per ottenere l'accesso al paradiso con la vendita di indulgenze”. E ancora: “Vi siete resi responsabili della riduzione in schiavitù di intere popolazioni, usando come pretesto la vostra missione di evangelizzazione e la diffusione della fede cristiana nel mondo. In tempi più recenti avete avuto un ruolo significativo nell'aiutare criminali di guerra nazisti a trovare rifugio in paesi esteri ed a sottrarsi alla giustizia internazionale”. Nè manca un accenno allo scandalo pedofilia: “Permettete che quotidianamente molti degli appartenenti al clero si rendano responsabili di molestie verso bambini, coprendoli se i fatti divengono di dominio pubblico”.
Il Vaticano viene ancora accusato di quotidiane “ingerenze nella vita pubblica politica e sociale” dell'Italia, con “tutti i danni che ciò comporta”, di avere “immobili ed attività commerciali per il valore di miliardi di euro, sui quali avete fortissime agevolazioni fiscali”, di “decretare pratiche ed oggetti frutto del progresso come il preservativo o l'aborto clinico come piaghe da eradicare”.
“Siete retrogradi, uno degli ultimi baluardi di un epoca fortunatamente passata, e destinata non ripetersi – si conclude la rivendicazione – Ci auguriamo vivamente che i Patti Lateranensi vengano infine in un futuro prossimo rivisti e che veniate relegati a ciò che siete… una reliquia dei tempi che furono”. Il collettivo di Hacker sottolinea però che l'attacco contro il sito del Vaticano non va inteso come un attacco “verso la religione cristiana o contro i fedeli in tutto il mondo, bensì verso la corrotta Chiesa Romana Apostolica e tutte le sue emanazioni”. (Asca)