I ribelli ugandesi del Lord's Resistance Army (LRA), guidati dal criminale di guerra Joseph Kony, rappresentano ancora una minaccia, anche se si sono progressivamente indeboliti. A sostenerlo è il capo dell'Ufficio regionale dell'Onu per l'Africa centrale, Abou Moussa, secondo il quale ''anche un LRA ridotto è pericoloso''.
Il caso dei ribelli, tristemente famosi per i rapimenti di bambini da utilizzare come soldati e di bambine come schiave del sesso, è salito alla ribalta internazionale grazie a una campagna di video su Internet per assicurare Kony alla giustizia, che ha attirato oltre 40 milioni di contatti in soli tre giorni, con l'ashtag ''#stopkony'' a spopolare su Twitter. Il video è stato contestato dal governo ugandese, che sostiene di aver praticamente debellato i miliziani ribelli. ''Io non so chi è dietro la campagna anti-Kony, quello che mi interessa è eliminare questa minaccia'', ha detto Moussa. ''Il LRA è attivo là dove il governo ha fallito''. (Asca)