Governo, vertice-fiume: accordi su art.18 e giustizia. Rinviato tema Rai

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Accordi sull'art. 18 e sulla giustizia, nulla di fatto sulla Rai. È questo il risultato del vertice-fiume tra il presidente del Consiglio Mario Monti (affiancato dai ministri Passera, Fornero, Severino e Terzi) e i leader dei partiti di maggioranza che sostengono l'esecutivo, Angelino Alfano (Pdl), Pier Luigi Bersani (Pd) e Pierferdinando Casini (Udc). Cinque ore e mezza per un incontro, terminato quasi alle due di notte, che ha senz'altro rappresentato, per usare un termine caro alla politica, la verifica sull'appoggio dei tre partiti al governo e la conseguente possibilità di pianificare gli interventi dell'esecutivo su determinati temi. Insomma una sorta di tagliando alla macchina governativa, che ha lasciato “molto soddisfatto” il guidatore Monti.

Il Professore, pur dovendo incassare un nulla di fatto sul rinnovo dei vertici della Rai, in scadenza a fine mese, e sulla definizione di una nuova governance dell'azienda radiotelevisiva – rinviando il tema, politico per eccellenza e da sempre terreno di battaglie fra partiti, ad un prossimo incontro – è riuscito a portare a casa di fatto l'impegno di Pdl, Pd e Udc a sostenere l'opera di risanamento del Paese, avviata dal suo governo. Una mediazione che ha consentito di definire accordi sul tanto discusso art. 18 (bisognerà aspettare ora le parti sociali ma i segnali arrivati nelle ultime ore indicano una trattativa ormai in discesa), sul disegno di legge sulla corruzione e sulla responsabilità civile dei magistrati. Temi, questi della giustizia, che avevano portato la scorsa settimana Alfano a mettersi di traverso e a far saltare il vertice. Ma evidentemente la notte ha portato consiglio è c'è stato innanzitutto il via libera alla proposta del governo (che è venuto incontro alle richieste del Pdl) per riformare la disciplina delle intercettazioni telefoniche, “tenendo conto delle iniziative dei gruppi parlamentari” come si legge nel comunicato di fine vertice. Sì anche alla responsabilità civile dei giudici. Il ddl anti-corruzione sarà ampliato, in particolare nelle norme relative alla corruzione tra privati e alla revisione della pena.

Il tema centrale dell'incontro era però evidentemente un altro, era quella riforma del mercato del lavoro sulla quale il governo sta spendendo molte delle sue energie, considerendola un passaggio cruciale per rimettere il Paese sulla strada dello sviluppo. Monti – che conta di chiudere la trattativa con le parti sociali martedì prossimo, quando le riceveràa Palazzo Chigi – ha ieri sottolineato “'la necessità di una riforma ad ampio raggio dei diversi aspetti del mercato del lavoro per la credibilità dell'impegno riformatore del governo anche a livello internazionale e soprattutto per giungere ad un aumento dell'occupazione e della crescita”. È stato il ministro Fornero ad illustrare il piano del governo che prevede, tra l'altro, la semplificazione delle tipologie contrattuali (con i contratti che dovrebbero diventare 8 contro i 46 di oggi) al fine di facilitare l'accesso dei giovani ad un impiego stabile e la revisione degli ammortizzatori sociali, assicurando l'universalità di un nuovo sistema di assicurazione sociale per l'impiego. Ancora, l'intervento sull'art. 18 dello Statuto dei lavoratori – basandosi sul modello tedesco – con la revisione delle norme che regolano il licenziamento dei lavoratori, distinguendo tra il licenziamento per ragioni discriminatorie da quello per ragioni disciplinari e quello causato da ragioni esclusivamente economiche. Impegno infine per il rafforzamento delle politiche attive e dei servizi per l'impiego e per quelle misure dirette ad accrescere l'occupazione giovanile e femminile. Alfano, Bersani e Casini hanno espresso l'auspicio “'che gli orientamenti esposti possano trovare l'accordo delle parti sociali e ottenere un'approvazione tempestiva da parte del Parlamento”.

Per quanto riguarda la Rai rimangono invariate le distanze tra Pdl e Pd. La sostanza è che il partito di Silvio Berlusconi vuole procedere alle nomine secondo la legge Gasparri mentre il Pd è contrario, con in aggiunta un braccio di ferro sul direttore generale, incarico per il quale il centrodestra vorrebbe la riconferma di Lorenza Lei. Monti invece vuole una riforma della legge, con alla base un'intesa tra partiti. Per il Pdl c'è anche sul tavolo, e strettamente legato al tema Rai, la questione spinosa dell'asta sulle frequenze tv. Per il Pd, invece, resta netta la determinazione a non accettare un rinnovo dei vertici senza una riforma della governance. Su questo tema insomma una posizione di stallo, che il premier auspica di superare in un prossimo incontro, come si legge nel comunicato: “'Sugli altri due temi all'ordine del giorno, misure per la crescita e Rai, il ministro Passera e il Presidente del Consiglio hanno presentato primi elementi ai fini di una discussione che avrà luogo in una prossima riunione”.

L'intenzione di continuare a lavorare di comune accordo, governo e partiti della maggioranza, emerge formalmente anche dal comunicato nel quale si annuncia che il Presidente del Consiglio, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento e con i ministri di volta in volta interessati, “'avrà incontri con i presidenti dei gruppi parlamentari che sostengono il governo per facilitare i lavori parlamentari sulle proposte del governo”. Il viceministro Grilli ha esposto le principali misure che saranno incluse in un disegno di legge delega per una riforma fiscale orientata alla crescita che verrà varato in una prossima seduta del Consiglio dei ministri.

Nel corso della riunione uno spazio è stato dedicato alle questioni internazionali, con il ministro Terzi che ha illustrato le linee di politica estera in corso soffermandosi in particolare “'sulle azioni del governo affinché sia possibile giungere a una ricostruzione precisa degli avvenimenti che hanno portato alla tragica scomparsa dell'ingegner Lamolinara in Nigeria”. Il ministro ha riferito poi “'sugli ultimi sviluppi relativi alla situazione dei due marò italiani trattenuti in India”. Insomma, “ottimo clima, ottimi risultati”, come ha scritto la scorsa notte Pier Ferdinando Casini su twitter. (Asca)

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