Francia: sparatoria in scuola ebraica di Tolosa, 4 vittime

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Sono quattro i morti, di cui tre bambini, dell'agguato avvenuto stamane davanti la scuola ebraica di Tolosa, la Ozar Hatora. Lo ha annunciato il procuratore della Repubblica Michael Valet correggendo un primo bilancio che parlava di tre vittime e precisando che altre due persone sono rimaste gravemente ferite nella sparatoria.

Jack ha anche confermato che l'arma utilizzata dal killer, poi fuggito a bordo di uno scooter, ha lo stesso calibro di quella usata nei precedenti attacchi nella stessa Tolosa l'11 marzo, quando fu ucciso un paracadutista, e nella vicina Montauban il 15, quando a perdere la vita furono altri due paracadutisti e un terzo rimase gravemente ferito.

''Prima ha sparato contro tutto quello che aveva di fronte'', poi ha anche ''inseguito alcuni bambini all'interno della scuola'': questa la dinamica della strage secondo la ricostruzione del procuratore Valet. Valet ha inoltre precisato l'identikit delle vittime: si tratta di un docente di religione 30enne, dei suoi due figli di 3 e 5 anni e di uno altro bimbo di 10 anni.

Vi sono delle ''similitudini'' tra l'assassinio dei parà e l'attacco di oggi alla scuola ebraica ''ma è troppo presto per dire se esiste un nesso reale'' tra i due agguati. Lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy. ''Solo la polizia e la magistratura ci diranno quali conclusioni trarre'' dalla vicenda, ha aggiunto il capo dell'Eliseo.

In un primo momento anche il ministro dell'Interno francese, Claude Gueant, aveva dichiarato che ''non si puo' fare a meno di notare che vi sono delle analogie tra le aggressioni contro i nostri militari a Tolosa e Montauban e questo orribile attentato contro i bambini''.

Lo stesso procuratore della Repubblica Michael Valet ha confermato che l'arma utilizzata dal killer, poi fuggito a bordo di uno scooter, ha lo stesso calibro di quella usata nei precedenti attacchi nella stessa Tolosa l'11 marzo, quando fu ucciso un paracadutista, e nella vicina Montauban il 15, quando a perdere la vita furono altri due paracadutisti e un terzo rimase gravemente ferito.

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