Quirinale: Napolitano, non mi ricandido. Nel 2013 passo la mano

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Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non si ricandiderà nel 2013, alla scadenza del suo mandato. Lo assicura lo stesso capo dello Stato incontrando i ragazzi di un liceo romano come riporta la trasmissione 'Istituzioni: un giorno al Quirinale che questo pomeriggio verrà trasmessa su Raitre e che è stata presentata questa mattina in anteprima al Quirinale. ''C'è stata una tua collega – dice Napolitano rispondendo alla domanda di uno studente durante l'incontro avuto lo scorso mese di gennaio – che molto gentilmente si ' preoccupata della mia stanchezza. Effettivamente la stanchezza c'è – dice il capo dello Stato – e poi non si deve mai ritenere di essere insostituibili.

Sono una persona che ha lavorato molto, ha avuto molte soddisfazioni, molte responsabilità, ma sono una persona molto avanti negli anni''. Napolitano non ha dubbi, ''è necessario passare la mano, è necessario che si facciano avanti altri anche per la carica di presidente della Repubblica. Quindi dopo il maggio del 2013 – rivolto agli studenti – ci potremo vedere di nuovo, quando vorrete, ma sarà da privato cittadino''.

Il Capo dello Stato si sofferma poi, sollecitato sempre dagli studenti, sul come mai fino ad oggi non sia toccato ad una donna salire al Quirinale. ''Non lo so'', è la risposta di Napolitano che poi spiega: ''Da deputato ho partecipato all'elezione di molti presidenti della Repubblica e mi sono sempre trovato a diver scegliere tra candidati uomini''.

Per il Capo dello Stato ''rimane ancora, se non un vero e proprio pregiudizio, una resistenza a scegliere una donna per certi incarichi. Questo, prima di arrivare a quello di Presidente della Repubblica, riguarda molti incarichi, se si pensa ad esempio che fino a non molto tempo fa anche in certi alti gradi della magistratura non c'erano donne''. Napolitano assicura comunque di ''avere fatto qualche sforzo, per quello che potevo e per i poteri che avevo''. Ad esempio, ricorda, ''mi è toccato di recente nominare un nuovo giudice della Corte costituzionale e ho nominato una donna. Piu' le donne si faranno sentire, prima arrivera' – mi auguro presto – il momento in cui ci sara' anche una candidata donna a presidente della Repubblica e potra' essere eletta''. 

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