La riforma del mercato del lavoro, varata venerdì dal Consiglio dei ministri, potrà essere suscettibile di modifiche in Parlamento, ma sull'articolo 18 il Governo non cederà. Lo assicura il ministro del Welfare, Elsa Fornero, in un colloquio con Repubblica, affermando che ''il Governo non accetterà che questo disegno di legge venga snaturato, o sia ridotto in polpette''.
''Questo provvedimento potrà anche subire qualche cambiamento – spiega il ministro -, ma chiediamo che il Parlamento sovrano ne rispetti l'impianto e i principi basilari. In caso contrario dovrà assumersi le sue responsabilità e il Governo farà le sue valutazioni''.
Una stoccata, il ministro la dedica anche al segretario della Cgil, Susanna Camusso, che aveva giudicato le sue ''lacrime di coccodrillo''. ''Non lo nego ci sono rimasta male – confida la Fornero -. Io avevo espresso il mio rammarico per la rottura con la Cgil. Ero stata sincera. Mi dispiace che il mio rammarico e la mia sincerita' sstate giudicate con tanto sarcasmo''.
In sintesi, sul punto della riforma che definisce l'indenizzo come l'unico sbocco per i liceziamenti per motivi economici, il ministro e' chiaro: ''si possono fare specifiche correzioni, ma questo principio base della legge dovra' essere rispettato''.