La leader d'opposizione birmana Aung San Suu Kyi, che ieri ha conquistato il suo primo seggio in parlamento dopo 15 anni di arresti domiciliari, in un discorso tenuto nel quartier generale del suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia, ha parlato di “avvento di una nuova era” e lanciato un appello all'unità politica nel Paese.
“Non è tanto il nostro trionfo ma quello di coloro che hanno deciso di partecipare al processo politico” del Myanmar, ha detto Suu Kyi. “Ci auguriamo che questo sarà l'inizio di una nuova era e che tutti i partiti che hanno preso parte a queste elezioni siano in grado di collaborare con noi per creare un clima realmente democratico nel Paese”.
Le dichiarazioni del Nobel per la Pace anticipano tuttavia i risultati ufficiali delle elezioni suppletive di domenica, anche se la Lnd ha rivendicato la conquista di almeno 43 dei 44 seggi in cui il partito si presentava. Nella tornata di ieri erano in lizza 45 seggi: 37 alla 'camera bassà del Parlamento (che conta 440 membri), sei in quella 'altà e due nelle assemblee regionali.
Intanto il ministro degli Esteri del Myanmar, Wunna Maung Lwin, intervenendo al vertice Asean aperto oggi a Phnom Penh, ha fatto sapere che non vi sono stati problemi nel corso delle votazioni. “È andato tutto liscio”, ha detto Maung Lwin, sottolineando “l'alta partecipazione” alle urne dei birmani.
