“Non mi attendo una soluzione a breve termine per i nostri marò arrestati in India ora che sono finiti nel tritacarne giudiziario. Anche per questo ritengo che la soluzione dovrà essere politica”. Così, in un'intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno il sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura di ritorno dallo stato del Kerala dove ha compiuto la sua ennesima missione per tentare di “riportare a casa i nostri ragazzi”.
De Mistura, che ieri ha incontrato a Lecce i familiari di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone per aggiornarli sulla situazione alla luce delle ultime notizie, ha inoltre dichiarato di voler “verificare le perizie con i nostri ufficiali del Ros che erano già presenti a una parte delle analisi balistiche”. Il diplomatico ha risposto in merito alle anticipazioni della stampa indiana secondo cui le perizie sarebbero sfavorevoli ai due marò accusati di aver ucciso due pescatori indiani. “Prima di tutto vogliamo verificare non le notizie di stampa ma quelle ufficiali”, ha quindi ribadito. “Da quello che ho capito” i Ros erano presenti alle analisi balistiche “nella prima parte, che è la più importante. Poi i risultati non erano stati rivelati perchè la stessa polizia del Kerala aveva dei dubbi sia sui fucili che sulle pallottole, e in quella parte non erano presenti i nostri esperti del Ros”. “Ora – ha sottolineato il sottosegretario – vogliamo che siano loro ad analizzare i risultati ufficiali”.
In un'altra intervista alla Stampa de Mistura ha poi aggiunto: “Le indiscrezioni mediatiche non hanno molto significato per chi dovrà valutare, nel merito, gli atti giudiziari. Nessun commento, dunque, in attesa delle carte. Vogliamo capire bene. Non è detto che tutto sia così certo, alla fine”. E alla domanda su come si comporterà il governo se risulterà che a sparare sono stati i nostri militari il diplomatico replica: “Con assoluta coerenza. Se la verità che noi vogliamo conoscere tanto quanto le autorità indiane sarà diversa, ne prenderemo atto, sottolineando però che i marò non possono essere nè arrestati nè trattenuti oltre in stato di detenzione. Qualora fosse provato che questo incidente, non voluto, fosse in qualche modo collegato all'azione dei marò, resta chiaro il concetto che non è ammissibile arrestare la forza armata impegnata nella difesa dei navigli mercantili”. (asca)