Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera ed ex segretario nazionale di Rifondazione comunista, è stato contestato da alcuni studenti di sinistra del liceo Socrate durante un incontro promosso dalla dirigenza dell'istituto.
Gli studenti hanno brandito un articolo del quotidiano La Repubblica in cui si parla della partecipazione di Bertinotti, in qualità di attore, ad uno spettacolo teatrale prodotto dalla Fondazione Alda Fendi.
L'incontro, voluto dal dirigente scolastico Gabriella de Angelis, presentato da Roberto Alesse (autorità garanzia scioperi) e moderato da Lucia Coppa ha stimolato la curiosità dei ragazzi convenuti, ma anche la contestazioni di alcuni studenti, ad esempio A.Z, 19 anni, pensa che: "la presenza di Bertinotti non sia opportuna in un'assemblea che ha per tema il conflitto sociale, vista la differenza tra il suo dire ed il suo fare ai tempi del governo Prodi" e dai ragazzi del "collettivo Senza Tregua", che sono entrati provocatoriamente in aula brandendo la pagina 9 del quotidiano La Repubblica" dal titolo "dalla falce e martello all'alta moda, Bertinotti recita Eliot per Alda Fendi".
I ragazzi del collettivo gli hanno quindi rivolto una domanda, piuttosto articolata: “Lei ritiene che la coerenza abbia un valore in politica? Si può dire di essere contro la guerra e votare le missioni militari in Afghanistan? Di essere contro la precarietà e votare ogni misura di legge che vada nella direzione opposta? Di essere per la scuola pubblica e votare i finanziamenti alle private, pur di restare al governo?”, ha chiesto il 19enne Lorenzo Lang. Immediata la risposta dell'ex presidente della Camera: “La coerenza è il primo principio della mia vita politica: con Rifondazione sono stati fatti alcuni errori alla ricerca di un compromesso ma non siamo mai stati coinvolti in gravi scandali come altre forze politiche”. Quanto alla cosiddetta “leggenda del cachemire”, Bertinotti ha detto: “E' nata in Parlamento per screditare Rifondazione ed è figlia della cultura borghese di alcune testate giornalistiche, tra cui Repubblica, che non tollerano la presenza di operai ben vestiti. La vita agiata non è incompatibile con la militanza politica a sinistra se questa viene conquistata con le proprie forze. Non ho mai avuto problemi in consiglio di fabbrica per il mio cachemire". Una risposta che non ha convinto lo studente Lang, rappresentante alla consulta provinciale: “E' un incoerente: oggi tante belle parole, ma ha tradito le speranze dei lavoratori e dei giovani e ha distrutto la sinistra. Ha svenduto la falce e il martello in cambio della notorietà e di un maglioncino di Fendi”.