Anche i “berretti verdi” statunitensi collaborano alla caccia di Joseph Kony, l'autoproclamatosi profeta e leader dei ribelli ugandesi dell'LRA (Lord's Resistance Army), finito sotto i riflettori dell'opinione pubblica internazionale dopo il video realizzato dall'organizzazione Invisible Children sui crimini da loro commessi, diventato nel giro di poco tempo il più visto della storia del web.
Come riportano i servizi di Wall Street Journal e New York Times, dai sei mesi un centinaio di militari delle truppe per le operazioni speciali, con l'ausilio di visori notturni e immagini via satellite, stanno aiutando le forze di quattro paesi africani nel tentativo di mettere le mani su Kony, che da anni si nasconde nella giungla insieme al suo esercito di bambini soldato e a un harem di decine di mogli bambine. I Green Berets si stanno occupando anche dell'addestramento di migliaia di soldati ugandesi e dei paesi confinanti.
Negli ultimi trent'anni, l'LRA si è mosso attraverso l'Uganda e il Sudan e più di recente anche nella Repubblica Democratica del Congo e nella Repubblica Centrafricana.
Le truppe speciali americane non sono autorizzate a partecipare direttamente alla caccia, ma provvedono al sostegno dei militari africani, attraverso le reti di comunicazione e di intelligence.