''Le figlie di Tortora, la compagna di Tortora, Marco Pannella, hanno perso una buona occasione per stare zitti e non fare brutta figura. Io non mi sono affatto paragonato a Tortora ho solo ricordato, con commozione e con rispetto, un suo pensiero che può ben essere il pensiero di tutti coloro che stanno per essere sottoposti al giudizio di un giudice''. Lo ha affermato l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, replicando così alla reazione indignata dei familiari di Enzo Tortora, che non avevano apprezzato un passaggio del discorso tenuto dal leader del Pdl in piazza Duomo a Brescia, sabato scorso.
Durante la manifestazione organizzata da Berlusconi in risposta alla "giustizia politicizzata" che in appello ha confermato la sua condanna per frode fiscale al processo sui diritti Mediaset, il Cavaliere si era indirettamente paragonato a Enzo Tortora, presentatore televisivo scomparso, accusato di essere un affiliato alla camorra da alcuni pentiti e poi assolto da ogni accusa. «Ieri ho visto un filmato – aveva detto Berlusconi – e mi sono commosso. Tortora diceva ai giudici “Io sono innocente, spero dal profondo del cuore che lo siate anche voi”».
Ma quel riferimento non era piaciuto alle figlie e alla compagna del celebre presentatore televisivo che non si era mai sottratto al procedere della giustizia, né al leader radicale Marco Pannella che, nel corso della conversazione settimanale con Radio Radicale, aveva affermato: «Vorrei parlare con Berlusconi e dirgli 'Silvio, ma ti pare che tu puoi andare a sparare una cazzata che mamma Rosa non ti avrebbe perdonato?' Come fai a dire 'io sono come Tortora'? Scherzi? Guarda che se ti muovi così non sei come Tortora, ma come uno dei suoi denigratori, sei un po' un Melluso tutt'al più che Tortora. Forse questo sarebbe eccessivo, ma come è eccessivo dire di essere come Tortora. Tortora si dimise da deputato europeo avvisando con me la Guardia di Finanza che stava arrivando a Milano. Siccome il Parlamento Europeo non dava l'autorizzazione per quella vergogna, si dimise. Ti rendi conto Silvio? Che cosa avete in comune?».