Milano, aggressioni a picconate: si infiamma il dibattito sulla cittadinanza

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Un tubo cavo, divelto da una recinzione: sarebbe questa la prima arma usata dal 31enne immigrato ghanese Adam Kabobo ieri all'alba per le sue prime due aggressioni, una delle quali, quella al 40enne Alessandro Carolé, mortale.

Kabobo si sarebbe poi liberato del tubo, raccattando, in un cantiere abbandonato tra via Ornato e via Passerini, il piccone con cui ha aggredito altre tre persone.

Entrambi gli oggetti sono stati sequestrati e sono in corso analisi scientifiche. Secondo gli inquirenti, ferire a morte una persona con un oggetto cavo e poco pesante come un tubo deve aver richiesto colpi molto feroci.

E mentre le indagini proseguono per chiarire completamente la dinamica delle aggressioni, si infiamma il dibattito politico. La Lega ha tenuto oggi un presidio in zona Niguarda contro le proposte di cittadinanza agli immigrati. Presidio con qualche contestazione soprattutto nei confronti dell'eurodeputato della Lega, Mario Borghezio.

L'invito ad abbassare i toni è giunto invece dalla Comunità di Sant'Egidio perché "la violenza non crei nuove divisioni" che sarebbero una "sconfitta per la città".

Don Virginio Colmegna, fondatore della Casa della Carità, ha sottolineato invece, riguardo al dibattito sulla cittadinanza, che "aprire un dibattito ora su quello, partendo da questo fatto drammatico, è un percorso di strumentalizzazione. In Italia bisogna smettere di discutere solo sulla base delle emozioni forti del momento".

Un invito a evitare strumentalizzazioni è stato fatto anche dal sindaco Giuliano Pisapia, recatosi ieri sera in piazza Belloveso, al quartiere Niguarda, dove il Consiglio di Zona 9 aveva organizzato un momento di raccoglimento in ricordo di Alessandro Carolé. “Mi sento molto vicino  -ha commentato il sindaco – alle famiglie delle vittime che stanno vivendo ore drammatiche per la tragica scomparsa di Alessandro e per Ermanno Masini e Daniele Carella che sono rimasti gravemente e che ora stanno lottando tra la vita e la morte. Evitiamo che su un evento così drammatico vengano fatte strumentalizzazioni, è un appello che rivolgo a tutte le forze politiche e ai cittadini milanesi”.

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