“Ogni anno in Italia ci sono 3.500 nuovi casi di tumore al collo dell’utero e circa 1.700 decessi per questo tipo di malattia. La sopravvivenza dopo cinque anni è del 64%. Questo tumore trae origine dall’epitelio di rivestimento della cervice dell’utero e rappresenta la quarta neoplasia per frequenza nella popolazione femminile del mondo occidentale dopo il cancro della mammella, del colon-retto e dell’endometrio. Il tumore del collo dell'utero si caratterizza per uno sviluppo graduale e relativamente lento.
Occorre tempo prima che una neoplasia si manifesti clinicamente e anni prima che si trasformi nelle più gravi forme invasive. Ecco perché sottoporsi ad un regolare controllo significa tutelare in modo efficace la propria salute e la propria vita. Con questo intento prende il via ‘Obiettivo Donna’, un’iniziativa, promossa dal Dipartimento Promozione dei Servizi sociali e della Salute assieme alle associazioni Artemisia Onlus e Tricostarc, che ha come scopo quello di sensibilizzare il mondo femminile a prendersi cura di se stesso, con un’attenzione particolare a quelle donne che vivono una condizione di disagio sociale ed economico, e per tale ragione tendono a trascurare la propria salute. A presentare il progetto, il vice sindaco di Roma Capitale, Sveva Belviso, il presidente dell’Associazione Artemisia Onlus, Mariastella Giorlandino, e l’amministratore delegato della Tricostarc, Giusy Giambertone”. A comunicarlo, in una nota, il Comune di Roma.
‘Obiettivo Donna’ – prosegue la nota – vuole diffondere nel mondo femminile una sempre maggiore consapevolezza dell’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce ed il test di Papanicolaou (Pap test) rappresenta il metodo più efficace per individuare i tumori del collo dell’utero. A tal riguardo, sabato 25 maggio, verranno forniti 100 Pap test gratuiti dedicati a quelle donne che vivono una condizione economica più fragile, eseguiti da medici qualificati presso i centri della Rete ArtemisiaLab. Lo screening sarà riservato alle donne comprese nella fascia di età tra i 40 e 50 anni con un ISEE uguale o inferiore ai 15 mila euro annui. Le prenotazione potranno essere effettuate presso l’Ufficio Promozione della Salute, telefonando al numero 0667105330".
"La mortalità per tumore può essere ridotta di molto se la diagnosi viene fatta in tempo – ha dichiarato il vice sindaco di Roma, Sveva Belviso -. Per tale ragione lo screening attraverso il Pap test rappresenta da molti anni la strategia vincente per la prevenzione del tumore della cervice uterina, producendo una riduzione della mortalità del 60-90%. L’esecuzione periodica dell’esame è infatti il mezzo più efficace per scoprire le alterazioni che precedono di molti anni la comparsa del tumore a tal fine è necessario sensibilizzare e spronare tutte le donne a farsi visitare con costante regolarità".
"Scopo centrale dell’iniziativa è il rilancio della prevenzione che risulta essere in molti casi la prima e più adeguata forma di cura. Un’analisi specifica, infatti, aiuta ad individuare lesioni pre-tumorali o tumorali anche molto piccole del collo dell'utero che possono essere presenti in assenza di sintomi" , ha detto il presidente dell’Associazione Mariastella Giorlandino -. "Un’attenzione particolare va rivolta a quelle donne, purtroppo in numero crescente, che sono colpite da neoplasie e bisognose di un aiuto concreto anche in quegli aspetti della malattia spesso sottovalutati. In molti casi durante il trattamento chemioterapico o radioterapico il paziente subisce la perdita di capelli, perdita che nella donna può provocare una crisi profonda e rendere più difficoltosa la gestione della terapia.
Ricorrere alla parrucca per una donna in questi casi non è una necessità estetica, ma è indispensabile per affrontare la propria malattia e conservare la normalità dei propri rapporti sociali" ha concluso, infine, Giusy Giambertone, amministratore delegato di Tricostarc, azienda romana che opera da oltre 40 anni nel settore dello studio e della produzione di soluzioni naturali e sintetiche specifiche per malati oncologici e nel trattamento delle alopecie e calvizie, che donerà a 5 donne colpite da patologie oncologiche una protesi alle quali verrà affiancato un training specifico curato da un team di psicologi diretto dalla dottoressa Rosalba Canizzaro della Rete ArtemisiaLab.